30 novembre 2010

223.0) Non c’è nessuno che ti può capire meglio di una mamma.


Non c’è nessuno che ti può capire meglio di una mamma.


Col mio nipotino di due anni e mezzo, io e lui ogni tanto facciamo dei discorsi surreali.
1)nonno, io….abi….boto!
2)nonno, io …ane…..aia!
3)nonno, io …ane…a….na..no
4)nonno,  io… uto  tuto  teia
5)nonno, io …iei .. ato.. scina
6) nonno, tu.. no… caie… ente


Io, il mio nipotino  lo frequento giornalmente per qualche ora, lo porto a passeggio , lo faccio giocare, gioco con lui, mi diverto forse io più di lui, ma…..
Ma non capisco quasi mai per intero quello che dice.
Mi sforzo, ma lui mi comunica i suoi ragionamenti con le ultime sillabe di tutta una sua frase., e io a questo punto vado in tilt.

Lo porto allora  davanti a sua madre e gli dico  di ripetere a lei quanto mi vuole dire. Lei ascolta e poi, con tutta naturalezza  mi   fa:
1)Ti ha chiesto se gli dai, per giocare,  le chiavi della tua moto.
2)Dice di aver sentito un cane che abbaia.
3) Ha sentito i rintocchi delle campane che suonano le ore.
4) Ti dice che gli è caduto tutto per terra.
5) Ti informa che ieri è andato in piscina.
6) Ti dice che non devi toccare niente (dei suoi giochi).
……………..
Rimango di stucco  e: - Ma come fai a capire?-  le dico allora.
Beh!, ma scusa , è mio figlio. Se non lo capisco io chi lo può capire? Ma guarda che io sono la sua mamma!


Toccata e fuga con la coda tra le gambe. 
Mi  scuso  per la domanda che le ho fatto e mi  considero, sempre più a maggior ragione, un cretino.

Poi, in un raro momento di meditazione spirituale, tutto questo mi fa pensare che,  pur essendo adulto  e anziano, forse anch’io nei confronti della mia Madre spirituale su in cielo, non faccio che balbettare delle frasi  incomplete e  prive di senso logico.
Io Le esprimo i miei desideri , le mie aspettative e le mie aspirazioni di salute, di benessere, di  piccola felicità familiare  e chissà con quali balbettamenti  io  farfuglio  tutto ciò.
Probabilmente se qualcuno  mi sentisse,  non capirebbe un acca  delle mie meditazioni, proprio così come io non capisco i discorsi del mio nipotino.

Ma, a questo punto mi consola il fatto che  la Madonna  è una mamma,  (e quale Mamma!), e quindi certamente i miei farfugliamenti e i miei desideri sono da Lei ben compresi  e tenuti in debito conto.
Nessuna mia sillaba con Lei va sprecata: nessuna mia preghiera per Lei è da  rigettare.

Come una mamma terrena, più di una mamma terrena, Lei mi tiene in considerazione e gioisce con me per i miei successi, e  si addolora per me per le mie mancanze.
E mi sta vicino, e mi capisce.
Sono certo  che capisce i miei balbettii desiderosi di infinito, e ne terrà conto quando sarà il momento.


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    222.0) A Berlusconi gli piacciono le donne. E allora?



    Che a Berlisconi gli piacessero le donne 
    e in particolare le minorenni, 
    e che con esse ci facesse dei festini nelle sue ville, 
    ma che notizia è?

    Non c’era bisogno di essere degli spioni al soldo della Cia 
    per sapere tutto questo.
    Bastava leggere una copia qualsiasi di Novella 2000
    e ci si sarebbe tenuti abbondantemente al corrente 
    sull'argomento
    con delle notizie ancora più piccanti.

    Notizia vera sarebbe stata semmai 
    se gli spioni avessero riscontrato delle tendenze omosessuali  o pedofile
    nel nostro premier, 
    visto che la cosa finora non risulta
    ed è a tutti sfuggita.
    Questo sarebbe stato un bel colpo da pubblicare su Wikileaks.

    Ma far passare come un segreto di Stato
    che a Berlusconi gli piacciano le donne, 
    francamente è una notizia stantia, 
    che anzi fa piacere 
    e dimostra che chi ha i soldi 
    non necessariamente deve cambiare sponda 
    (come certi stilisti della moda, vero carini?), 
    ma anzi lo rivaluta 
    come uomo vicino ai piaceri genuini del suo popolo. 


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    27 novembre 2010

    221.0) E se il cadavere di Sarah non fosse di Sarah?

    E se il cadavere di Sarah non fosse di Sarah?

    Cosa non si inventerebbero a volte gli avvocati difensori pur di far assolvere i loro clienti!
    Ieri in una trasmissione televisiva un’ avvocatessa di Sabrina ha lasciato intravedere il dubbio che il cadavere di Sarah potrebbe non essere il cadavere di Sarah.

    Difatti, essa dice, è molto sospetta la fretta con cui siano state sepolte le spoglie fatte ritrovare da Michele Misseri in fondo al pozzo di Avetrana, senza aver fatto una approfondita autopsia sul cadavere nudo ormai senza volto , senza averne accertato il Dna per poterlo verificare con quello di Sarah, senza aver stabilito con certezza se vi fosse stata o meno violenza sessuale pre o post mortem.
    Si è dato per certo che la persona ritrovata morta fosse Sarah, e si è affrettatamente provveduto a seppellirne il corpo.
    D’altronde l’assassino era già stato trovato, era a mani della polizia, reo confesso, e cosa si voleva di più?

    Adesso però che il presunto assassino ha coinvolto, per scagionare sé stesso, la figlia Sabrina quale responsabile effettiva del delitto, i dubbi per la fretta avuta saltano agli occhi in tutta la loro evidenza.
    E l’avvocatessa li denuncia e paventa nuovi, inaspettati e paurosi interrogativi.

    Infatti, se non fosse di Sarah, quel cadavere, perché Michele Misseri avrebbe condotto a colpo sicuro i magistrati al pozzo incriminato?
    Come poteva sapere che lì dentro ci fosse un cadavere?
    E di chi è quel cadavere?
    E perché era li?
    E da chi è stato buttato nel pozzo?

    Ma soprattutto, Sarah dov’è?
    Se non è lei ad essere stata assassinata, allora lei dov’è?
    Qualcuno o qualcosa la tiene prigioniera e nascosta?: chi e dove?
    Se Sarah non è morta, come mai la magistratura e l’opinione pubblica si interrogano da più di tre mesi per stabilire chi sia stato il suo assassino?
    Se il cadavere di Sarah non è di Sarah, che misteri nascondono i Misseri?
    Chi è finito in quel pozzo maledetto?
    Cosa è successo in quel campo, in quel terreno agricolo più o meno tre mesi fa?

    Ma forse tutti questi interrogativi sono stati fatti sorgere ad arte, sono tutti un’invenzione dell’avvocatessa di Sabrina per creare ulteriore fumo in una vicenda che di chiaro finora ha mostrato ben poco.

    Sarah merita invece che tutto si chiarisca al più presto, e che sua madre possa andarla a pregare su una tomba che contenga le sue vere spoglie .


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    24 novembre 2010

    220.0) Piccola proposta per far tornare bella e pulita la città di Napoli.

    Piccola proposta per far tornare bella e pulita la città di Napoli.

    I cittadini di Napoli, invece di salmodiare a san Gennaro, che dei loro bisogni proprio se ne frega, scendano in strada davanti a casa loro, nella loro via, e per un mese intero ogni abitante maggiorenne, munito di guanti e mascherine, inizi ad aprire i sacchi di immondizia lì accatastati.
    Sacco per sacco, ne setaccino il contenuto riversandolo poi a seconda della tipologia in diversi mucchi ( o contenitori forniti dalle autorità comunali):
    1)mucchio o contenitore della carta;
    2) id. del vetro e barattolame;
    3) id. dei rifiuti organici (bucce di frutta, insalata, e scarti alimentari);
    4)mucchio dei rifiuti ingombranti (materassi, armadi, frigoriferi etc.).
    5)mucchio dei rifiuti generici non catalogabili tra i precedenti.

    Per ogni strada, ad intervalli regolari ben cadenzati, passeranno poi i mezzi dell’azienda ecologica, per raccogliere le varie ammucchiate.
    Ogni automezzo dovrà naturalmente avere una propria specializzazione, quindi l’automezzo della plastica raccoglierà solo la plastica, e così via.

    Questi automezzi verranno scaricati in un deposito vicino alla stazione dei carri merci, e da lì i rifiuti verranno caricati, a seconda della loro tipologia sui vagoni o sui container ben sigillati di appositi treni merci, per l’invio agli inceneritori delle varie città che si siano mostrati disponibili.

    N.B.:
    Perché non è vero che i cittadini delle altre regioni non vogliano accettare i rifiuti di Napoli: semplicemente, se non sono setacciati, differenziati, divisi per tipologia di rifiuto, questi sacchi generici non possono essere bruciati negli inceneritori o termovalorizzatori che dir si voglia, in quanto la lavorazione dell’insieme di rifiuti non controllati, produce diossina e risulterebbe dannosa per le popolazioni delle località vicine a tali impianti.

    Se invece i rifiuti sono setacciati e divisi per tipologia, è certo che ci sarà una corsa per accaparrarseli.
    Perché i rifiuti, se ben smaltiti, producono ricchezza e possono essere trasformati in altri beni di consumo.
    Così, ad esempio, il vetro e il barattolame saranno inviati anche ad industrie siderurgiche che li potranno utilizzare come materia prima per il loro ciclo lavorativo.
    Idem per la carta riciclata, molto richiesta dalle industrie cartacee.

    Naturalmente l’impegno della popolazione maggiorenne di Napoli, per questa attività di smaltimento dei rifiuti accatastati nelle vie della loro ex bella città, dovrà essere stimolato con la distribuzione di cibo e di altri generi di prima necessità da parte del personale della Protezione Civile o dell’Esercito, così come gli automezzi di queste due ultime organizzazioni, invece di restare nei depositi o nelle caserme inutilizzati dovranno essere impiegati e fatti circolare per la raccolta di cui sopra.

    Così facendo, cioè imparando a suddividere l’immondizia prodotta, fino a che la loro città non sia stata ripulita, i napoletani saranno in grado, in poco tempo, di sapersi adeguare anch’essi alla raccolta differenziata che è in atto ormai in tutto il resto d’Italia e d’Europa.

    Naturalmente nel frattempo il Governo e gli Enti Locali devono darsi da fare per programmare la progettazione e la costruzione di termovalorizzatori di medie dimensioni in ogni città di provincia italiana, e ogni sindaco di ogni comune italiano deve essere obbligato a stabilire sul proprio territorio comunale una piattaforma ecologica in cui riversare in via provvisoria, per essere inviati allo smaltimento, i rifiuti dei propri concittadini.

    Questa proposta pratica di buon senso, vale non solo per la città di Napoli, che a noi tutti ci piange il cuore di vedere ridotta in questo stato , ma per ogni città nella quale il problema della raccolta dei rifiuti non sia stato ancora affrontato con spirito europeo: (vero Palermo?).

    Buon lavoro di pulizia a tutti.
    E che la pulizia delle strade entri nel Bel Paese, e che Napoli e il Vesuvio , e Palermo e dintorni, tornino ad attirare entusiasti turisti .



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    23 novembre 2010

    219.0) Perché questo accanimento dei giudici contro Sabrina Misseri?

    Perché questo accanimento dei giudici contro Sabrina Misseri?

    Secondo i giudici Sabrina Misseri, che secondo la versione data dal padre Michele , è la presunta omicida di Sarah Scazzi , non può venire rimessa in libertà in attesa del processo, ma deve restare in carcere perché, in determinate circostanze, potrebbe reiterare il delitto commesso, cioè potrebbe tornare ad uccidere qualcuno.

    Oh bella!. Ma che spiegazione è mai questa?
    Qualsiasi persona, in determinate circostanze, potrebbe trasformarsi in un ipotetico assassino.
    Chiunque di noi, in determinate circostanze, potrebbe uccidere qualcuno.
    Uno scatto d’ira, un qualcosa che ci faccia andare il sangue alla testa, ed ecco a voi, signore e signori, servito sul piatto un bell'assassinio.
    Ed allora, siccome potremmo diventare tutti dei delinquenti, ci metterete preventivamente e in via cautelativa in carcere tutti?

    Fino a prova contraria, per l’omicidio di Sarah Scazzi nessun processo è ancora stato fatto.
    Nessuna condanna è stata sentenziata.

    Sabrina finora è stata dichiarata colpevole e condannata, solo dal padre, dalla pubblica opinione, dai giornali e dalle televisioni.
    Che poi sia meglio tenerla in carcere anche per preservarne l’incolumità fisica di fronte alle gesta di qualche pazzo megalomane in cerca di pubblicità mediatica, è un conto.
    Ma affermare che la si lascia in carcere perché potrebbe uccidere di nuovo è un altro .

    Signori giudici, un po’ di coerenza ogni tanto Vi ci vorrebbe, perchè mentre tenete in carcere Sabrina usando contro di lei queste motivazioni assurde, Voi rimettete in libertà altri veri delinquenti, altri disgraziati già condannati ad anni e anni di reclusione.
    E’ proprio di questi giorni la notizia di quel ragazzotto di Terracina , condannato l’anno scorso a otto anni di carcere per avere tentato di uccidere la fidanzata, che, già rimesso in libertà non si sa bene perché, si è recato a casa di lei e l’ha massacrata a coltellate.
    Potenzialmente violento e pericoloso, come in effetti si è dimostrato, quest’uomo si che avrebbe dovuto rimanere all’interno della cella di un carcere, ed invece…..
    vedi la notizia

    Non vorremmo che per la Sabrina, essendo la sua vicenda un caso eclatante e seguito dalla pubblica opinione, si usassero dei pesi e delle misure eccessive rispetto a quanto usato nei confronti di altri delinquenti meno famosi.
    Spiace ricordare, proprio ai giudici, che la legge deve essere uguale per tutti.
    Loro dovrebbero già saperlo questo basilare principio, però ogni tanto è meglio che facciano mente locale e vadano a rileggersi la Costituzione.

    Oppure, meglio ancora, che cambino mestiere.


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    22 novembre 2010

    218.0) Un uomo ( un partito) in vendita.

    Un uomo ( un partito) in vendita.

    In questi giorni tutti lo cercano, tutti lo vogliono.
    E lui non si fa desiderare.
    E’ in tutti i telegiornali, in tutte le trasmissioni politiche.
    Come mai?
    E’ successo che il governo Berlusconi, con la defezione di un certo numero di parlamentari che hanno aderito al nuovo partito F.L.I. di Fini, teme di non avere i numeri per superare lo scoglio del voto di fiducia previsto per il prossimo 14 dicembre, e allora cerca di indurre qualcuno nel variopinto mondo dell’opposizione a prendere il posto dei dissidenti .

    E chi meglio di Casini, sempre alla ricerca di una poltrona da ministro, e chi meglio dei parlamentari dell’UDC sempre alla ricerca di qualche posto di privilegio e di comando per avere la sensazione di essere qualcuno?
    Venderebbero l’anima al diavolo pur di contare ancora qualcosa in politica.

    Però prima fanno la bocca storta: "Ma dai, ma come ! noi al governo con Berlusconi? Mai e poi mai; ne ha combinate troppe per i nostri gusti".


    Però poi, superata la fase dell’iniziale disgusto, " Ma sì, dai, per il bene dell’Italia, sediamoci a un tavolo e vediamo di confrontare argomento per argomento le nostre posizioni
    ( frase che tradotta significa: bisogna vedere che vantaggio ce ne viene, perchè caro Berlusconi ricordati che in primavera 2011 sono previste le elezioni comunali di importanti comuni quali: Torino, Milano, Napoli e Bologna. Suvvia Berlusconi, non fare lo spilorcio, quantifica! Metti nero su bianco. Concedi posti e prebende e noi ti voteremo la fiducia.

    Ecco qui tracciata in poche righe la storia di un uomo (di un partito ) in vendita.
    Che schifo.


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    20 novembre 2010

    217.0) Certo che il Misseri avrebbe fatto meglio ad addossarsi lui tutte le colpe.

    Certo che il Misseri avrebbe fatto meglio ad addossarsi lui tutte le colpe.

    Che bisogno aveva di coinvolgere la figlia Sabrina?




    Egli, Michele Misseri, aveva ormai confessato.
    Si era addossato lui  tutte le responsabilità.
    Il movente?  Egli  aveva insidiato la nipote  Sarah e  lei aveva minacciato di  denunciare in giro l’accaduto.
    Lui voleva solo dissuaderla  e impaurirla ma,  essendo  un uomo forte,  ha inconsapevolmente stretto troppo la corda attorno al suo collo.
    Poi  l’ha caricata in macchina, l’ha portata  in campagna , l’ha violentata, e ha  calato il cadavere in un  pozzo che nessuno avrebbe mai trovato perché tutti ne ignoravano l’esistenza.

    Con la sua confessione agli occhi dell’opinione pubblica egli era  ormai diventato l’Orco, lo zio  assassino.
    L’unico modo per evitare l’ergastolo era quello di farsi passare per pazzo per fare in modo di  essere rinchiuso in un manicomio criminale per una decina di anni e poi tornare in libertà.

    Il suo destino in carcere o in manicomio era segnato.

    Perché ha voluto allora  coinvolgere la figlia Sabrina?.
    Che razza di padre è quest’uomo che non esita a rovinare la vita di una sua figlia  di vent’anni  facendola condannare all’ergastolo  per cercare di  evitare  a sé qualche anno di carcere o di manicomio?
    I suoi avvocati gli avranno certamente fatto capire che  sarebbe stato inevitabilmente condannato comunque  a una decina   o più di anni di carcere perché  il suo coinvolgimento nel delitto è stato troppo  odiosamente  accolto dalla pubblica opinione, che non capirebbe una  condanna leggera .
    La vita di quest’uomo era quindi destinata a concludersi ormai dietro le sbarre di una cella.

    E allora, perché ha coinvolto la figlia Sabrina?
    Se anche  egli  avesse saputo  con certezza   che lei  era  la vera assassina della piccola Sarah,  a questo punto era inutile coinvolgerla nella colpa.
    Tutto era ormai  contro di lui.
    La sua confessione era stata fatta e e le autorità di polizia erano  convinte della sua colpevolezza  ed  avevano in mano  l’assassino reo confesso.

    E dunque, perché?
    Solo la sua meschinità di padre e di uomo gli ha fatto fare un passo così odioso.
    Egli con questo ha dimostrato  di essere un fallito come uomo, e un fallito come padre.
    Come uomo perchè prima confessa, poi ritratta, poi  di nuovo confessa, poi ...coinvolge gli altri, addirittura la figlia: neanche il più vigliacco degli uomini si sarebbe comportato così.
    Come padre egli avrebbe dovuto  accettare di  immolarsi per il bene della sua famiglia e in special modo della sua figlia assassina, la quale avrebbe poi avuto davanti a sé tutta una vita per  vivere di rimorsi ed espiare così, con la pena quotidiana del vivere,  il delitto commesso in un momento di inconsulta gelosia.

    Certamente, così facendo, egli sarebbe diventato, agli occhi della pubblica opinione  come ormai lo era diventato , l’odioso Orco, lo zio assassino.
    Ma almeno dentro di sé avrebbe potuto essere orgoglioso del suo sacrificio  per salvare la vita di sua figlia.
    Invece così!
    Pover'uomo meschino e vile.


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    16 novembre 2010

    216.0) io vedo nero nel futuro dell’Italia.

    Io vedo nero nel futuro dell’Italia.

    Il governo tra breve cadrà.
    Si andrà a votare.
    Berlusconi vincerà le elezioni e formerà un nuovo governo.
    Poi dopo uno o due anni
    Sarà di nuovo crisi.
    E si tornerà a votare e Berlusconi rivincerà le elezioni.
    E così di seguito
    (la sequenza va ripetuta per tre volte).



    Nel frattempo l’Italia sarà diventata un cumulo di macerie.




    E per effetto del federalismo ci saranno venti Italie, una per ogni regione e in lotta tra loro come nel Medioevo.

    E una di queste Italie ( forse la Padania?) sarà invitata a partecipare al G 250 insieme al Burundi e al Biafra
    .
    Delle altre Italie invece non gli importerà più niente a nessuno.




     

    Altro che celebrare il 150° anniversario dell'unità d'Italia.


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    215.0) la mia preghiera finale

    Che un'anima pia scriva sulla mia tomba, quamdo mi toccherà,(speriamo il più in là possibile) questa mia ultima preghiera.




    PREGHIERA FINALE
    Signore, 
    quando sarà il momento, 
    non considerare le colpe, 
    il male e le cattive azioni 
    che ho commesso in vita, 
    ma dimentica tutto ciò
    e fa che non esista più.

    Nella Tua bontà, 

    ingigantisci invece a dismisura 
    i meriti delle poche buone azioni 
    che sono riuscito a fare, 
    affinchè la mia anima 
    possa vivere eternamente
    felice accanto a Te.


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  • 15 novembre 2010

    214.0) Natale vero, alberi finti (almeno in piazza San Pietro)

    Natale vero, alberi finti (almeno in piazza San Pietro)




    Milioni di
    alberi vengono ogni anno
    abbattuti in occasione delle Feste di Natale.
    Il Natale viene utilizzato invece che come tempo di nascita, come tempo
    di distruzione della Natura.
    Chi l'ha detto che per celebrare il Natale bisogna tagliare milioni di
    alberi?
    Che almeno in Piazza san Pietro vemga messo un albero finto.
    Basta con la distruzione della Natura!
    Natale vero, alberi finti.
    Poi non lamentiamoci se la terra non tiene più, e si sfalda
    dopo tre giorni di pioggia.
    Il Natale deve essere all'interno della
    nostra anima, non nell'esteriorità delle luci multicolori
    delle strade e delle vetrine dei negozi.





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  • 14 novembre 2010

    213.0) La pubblicità dei prodotti Esselunga curata dallo studio Armando Testa.

    La pubblicità dei prodotti Esselunga curata dallo studio Armando Testa.

    Mi sono imbattuto nella pubblicità dei prodotti della Esselunga nei giorni scorsi, ed ho notato la semplicità del messaggio, comunicato con una sobrietà di liguaggio ed eseguito con la visione di immagini gradevoli che rendono strategicamente efficace la comunicazione.

    L’impresa di mostrare i prodotti reclamizzati senza l’ausilio di corpi nudi femminili che facciano da veicoli di traino per seduzioni visive era difficile ma evidentemente non impossibile, essendo l’Esselunga, grazie anche al lavoro dell'agenzia Armando Testa riuscita nell’intento.

    La campagna, attraverso un provocatorio uso della metafora visiva, ruota intorno al concetto di mostrare la qualità dei prodotti commercializzati dalla catena di grande distribuzione, con un substrato di sarcasmo pubblicitario che riesce a sorprendere per la sua eleganza.

    In questo post mi sono ripromesso di mostrare in poco spazio a quanti come me ne sentano il desiderio, una prima e breve carrellata di alcuni di questi messaggi pubblicitari.
    Come sempre, un clic per ingrandire.









































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