13 marzo 2015

52.5) Se uno è ubriaco o drogato, per certi giudici non è omicidio volontario ma per la gente normale invece si.



Se uno è ubriaco o drogato, per certi  giudici non è omicidio volontario ma per  la gente normale  invece si.


Se uno   si ubriaca o si droga sapendo  di doversi poi mettere al volante,  vuol dire che se ne frega della vita degli altri, cioè della vita  di quelli che incontrerà sulla sua strada.

Mentre  si inietta schifezze nelle vene o alza un pò troppo il gomito,  il suo piccolo quoziente intellettivo  sembra  fare questo ragionamento:  - Che vadano tutti  a quel paese, cioè che crepino pure, che rimangano invalidi per tutta la vita,  non è un mio problema.

Il mio problema adesso è di farmi un bella   dose di eroina , è di ubriacarmi fino a star male  per dimenticare i miei problemi,  per  godere  almeno di qualche attimo di felicità nella mia vita di merda.

Si certo, posso anche intuire che  quando mi metterò alla guida   non  vedrò più neanche la strada, e che  le luci mi brilleranno davanti agli occhi come fossero delle girandole impazzite,  ma chi se ne frega.

Sia  maledetto quello che si metterà sulla mia strada:   lo falcerò come un birillo e guai a lui,  perché   se ne poteva stare a casa a guardarsi la televisione o a leggere un  libro invece di  farsi investire  sulla  strada  quando passo io.


Per quelli che ragionano così e poi provocano incidenti mortali, il buon senso comune  indurrebbe a pensare che è un disgraziato e  che è un omicida stradale volontario, perché altrimenti non si sarebbe messo alla guida di un veicolo   in condizioni     così alterate dalla droga o dall’alcol.

Invece per certi giudici del menga che abbiamo noi in Italia,   il mettersi alla guida di un veicolo dopo un’assunzione di droga o con i sensi alterati dai fumi dell’alcool, non è un aggravante, bensì una  diminuzione di responsabilità.

Questi giudici, certamente anch'essi mentalmente  alterati , hanno infatti stabilito che uno non è colpevole se provoca un incidente   quando è drogato o ubriaco, perché ,dicono,  aveva la mente ottenebrata e  certamente  non  si è neanche accorto di aver provocato un incidente o di aver procurato dei danni  agli altri sfortunati guidatori che lo hanno incontrato sulla propria strada.

E se uno non si accorge neppure di aver ammazzato qualcuno, che responsabilità volete che abbia?
Non lo ha fatto apposta! E quindi lasciamolo libero di continuare a bere e drogarsi  e  a far danni agli altri.

E  invece si che lo ha fatto apposta, perché  drogandosi o ubriacandosi  volutamente prima di mettersi al volante,   si è messo volontariamente nelle condizioni di uccidere qualcuno.
E quindi  il suo è un omicidio stradale volontario, non una coincidenza sfortunata di un insieme di concause a lui sfavorevoli!

Eppure i giudici hanno certamente  studiato  per anni e anni  su libri e codici , ma forse proprio  per questo   il cervello di alcuni di loro è andato in tilt, quando  se ne vengono fuori con certe sentenze che  a dirle imbecilli è trattarle con i guanti. 


vedi anche 73.3) Ubriaco, drogato, al volante di un’auto rubata: e i giudici?





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