13 giugno 2009

270) Come siamo caduti in basso. Siamo ridotti ad attenderci perle di saggezza da un beduino.




Come siamo caduti in basso. Siamo ridotti ad attenderci perle di saggezza da un beduino.




Mamma mia le nuove amicizie dell’Italia.
Abbiamo bisogno di petrolio e di gas per la nostra asfittica economia a causa della nostra insipienza nel non volerci dotare di energie rinnovabili pulite, quali l’energia eolica, l’energia derivante dal moto delle onde del mare e soprattutto l’energia solare.
Siamo il "Paese del sole", e siamo quello con meno pannelli solari.
Siamo circondati per tre quarti dal mare, ed abbiamo il maggior numero di persone inesperte di nuoto al mondo.

Abbiamo bisogno di petrolio e di gas, si diceva.
C’è un Paese vicino alla nostra Nazione nel quale il gas e il petrolio stillano in superficie non appena sposti una pietra.
Facciamocele dare da loro queste energie.
Ma guarda che ce le fanno pagare care!
Eh, va bene, mica dobbiamo pretendere che ce le forniscano gratis.
Ma guarda che è una Nazione dove un dittatore sanguinario tiene soggiogata con il terrore la popolazione, e nega ad essa ogni più elementare diritto civile.
Eh, va bene, a noi interessano il petrolio e il gas, mica i diritti civili dei libici. Questi sono affari loro.
Ma guarda che quel dittatore, oltre a farci pagare a caro prezzo l’energia che ci serve, ci accusa per l’invasione del suo territorio che, durante gli anni del fascismo, l’Italia effettuò nel tentativo di crearsi un impero coloniale.
E adesso ci chiede pure i danni.
Eh, va bene, gli promettiamo di costruire una bella autostrada di 5.000 km. , e poi smettiamola con l’accusa di colonialismo e colonialismo! Noi italiani abbiamo sfruttato talmente tanto quella Nazione che non siamo stati neppure capaci di capire che quei territori galleggiavano sopra un mare di petrolio.

Ma questa è acqua passata.
Oggi abbiamo bisogno di petrolio e gas.

Ed anche abbiamo bisogno che i governanti di quel Paese si diano da fare per fermare l’onda anomala di disgraziati che cercano di sbarcare clandestinamente sulle spiagge di Lampedusa.
Ma guarda che è lui, il dittatore, che incoraggia le bande di criminali a trasportare su carrette del mare, previa spoliazione di ogni loro avere, "tanto poi in Italia vedrete che bella vita che farete",queste persone disperate in cerca di una sorte migliore.
Ma no che non è vero.
Anzi il dittatore, lui in persona, ci ha chiesto di regalargli alcune veloci imbarcazioni militari , perché lui i soldi per comperarsele non li ha, con le quali poi ha promesso che farà dare la caccia agli scafisti .

E noi tre motovedette gliele abbiamo regalate.







Così adesso Gheddafi è diventato un nostro amicone, anzi l’Italia non ha amico più amico di lui.
E siccome agli amici bisogna far festa, così invitiamolo in Italia e cerchiamo di conoscerlo meglio e facciamogli anche capire l’amicizia e l’ammirazione. che gli italiani nutrono nei suoi confronti.

Invitiamolo a tenere discorsi nel nostro Parlamento e nelle nostre università .
Chissà che altezze di alchimia politica ci farà raggiungere.
Chissà che perle di saggezza beduina ci farà cogliere.
Facciamolo anche parlare con la delegazione dei nostri industriali. Chissà che saggia riforma del lavoro e quali segreti utili per l’espansione delle loro aziende suggerirà ad essi.
Facciamolo incontrare con le donne, le leggendarie belle donne italiane, le quali certamente si lustreranno gli occhi nel poter ammirare da vicino un simile maschione tutto tempestato di buffonesche divise militari e di ampi mantelli beduini.

Poveri noi. Povera Italia.
Siamo caduti talmente in basso che dobbiamo fingerci amici di un personaggio così mediocre che l’unica cosa degna di nota nel suo viaggio in Italia è stata questa perla di saggezza. "Nel mio Paese le donne sono considerate mobilio".
E chissà cosa voleva dire.
Forse voleva fare un complimento all’intraprendenza delle donne italiane, o forse voleva solo dire che ad esse preferiva le donne del suo Paese, che se ne stanno lì quiete ed immobili senza creare problemi, come il mobilio della sua mega tenda.


I nuovi amici dell’Italia sono così.
Il bisogno cosa ci fa fare!
Una volta noi italiani esportavamo cultura ed intelligenza in tutto il mondo.
Oggi siamo costretti a pendere dalle labbra di un dittatore beduino pieno di soldi per cogliere qualche perla della sua saggezza con la quale cercare di tirare avanti alla meno peggio.
Mah!


Scegli altri articoli tra gli argomenti della Sitemap.

altri articoli su : Politica

1 commento:

  1. Con un amico come gheddafi e berlusconi che bisogno abbiamo di nemici? Uno lo abbiamo alle porte uno lo abbiamo in casa

    RispondiElimina