1 agosto 2009

324) La Chiesa di Roma prende i fedeli a scomuniche in faccia.




La Chiesa di Roma prende i fedeli a scomuniche in faccia.



In seguito all’autorizzazione da parte delle autorità sanitarie italiane per la diffusione e la vendita della pillola abortiva Ru486, le autorità ecclesiastiche vaticane hanno espresso la determinazione di scomunicare la donna che utilizzerà tale pillola e il medico che glie l’avrà prescritta o che l'avrà aiutata nell'atto abortivo.

Essendo completamente ignoranti sull’argomento scomunica noi del bar abbiamo chiesto a Frate Antonio da Bergamo alcune delucidazioni.

La scomunica la dà il Papa, o l’autorità religiosa da lui delegata, per motivi religiosi.
La persona scomunicata non fa più parte della comunità di quella religione, in questo caso la cattolica, perché ha rifiutato o ha compiuto degli atti, che hanno causato gravi infrazioni alla morale e alla dottrina riconosciuta e professata dalla Chiesa.
La scomunica non significa strada aperta per l’inferno, non è una condanna certa per l’inferno, in quanto il giudizio finale lo può dare solo Dio, e non il Papa o un suo delegato, i quali per altro dopo aver condannato affidano lo scomunicato alla misericordia di Dio, e non è sempre detto che Dio la pensi allo stesso modo del Papa, anzi.

Lo scomunicato, non facendo più parte della comunità ecclesiale, non può più partecipare ai sacramenti.
Nella vita pratica, per chi riceve la scomunica non cambia niente. E' solo nell'interiorità dell' animo che avvengono i mutamenti, per alcune persone a volte devastanti e insopportabili.
Peggiore sarebbe stato ricevere la scomunica da Cristo in persona, ma Lui è molto più lungimirante e tollerante di questi signori che pretendono di agire in Suo nome.
L’atto di scomunica, è presente oltre che nella religione cattolica anche in quella ebraica, ed è di due tipi.
1)latae sententiae
Implica che lo scomunicando abbia compiuto degli atti talmente delittuosi o riprovevoli al punto tale che non è necessario che la scomunica gli venga esplicitamente notificata da un ente ecclesiastico.
Chi compie un certo atto, per il semplice fatto di averlo compiuto, si trova ad essere automaticamente scomunicato.


Negli anni del dopoguerra, in Italia, chi votava per il Partito comunista italiano, era automaticamente scomunicato Oggi non accade più anche perchè forse non c’è più nessuno che voti comunista.






Ai nostri giorni è automaticamente scomunicato
-chi ricorre all’aborto come pratica anticoncezionale e chi aiuta a procurare tale aborto.
-i divorziati
-chi è responsabile di apostasia, eresia, scisma o simonia.(e a parte il clero e gli addetti ai lavori, è chiaro che siano ben pochi i cristiani che sappiano il significato di questi reati).

2) Ferendae sententiae,
quando la condanna alla scomunica non è così automatica come nel precedente caso, ma deve essere nominativamente inflitta da un organismo ecclesiale.
Lo scomunicato, dopo la notifica di questo atto non è più in comunione con la Chiesa, e cioè non fa più parte di essa, poiché non si è comportato secondo gli insegnamenti che essa professa.

Ieri, 31 luglio 2009, avendo il sistema sanitario italiano autorizzato la diffusione e la vendita in Italia della pillola Ru486, le autorità ecclesiastiche hanno espresso la determinazione di scomunicare per latae sententiae la donna che utilizzerà tale pillola e il medico che glie l’avrà prescritta.
Ora, a parte il fatto che non è ancora chiaro se rientreranno in tale scomunica anche i farmacisti che la vendono, coloro che lavorano nelle case farmaceutiche che producono tale medicinale, i pubblicitari che lo reclamizzano, e i tipografi che hanno materialmente stampato e confezionato l’imballaggio e la confezione cartacea contenente le pastiglie,ed anche i giornali stessi che riportano la notizia ed anche chi, magari attraverso un blog, ne parla, ci si deve porre la domanda se la religione cattolica sia una religione che, come dice il suo stesso nome, abbraccia tutta la Terra, o se invece certe leggi valgano solo per l’Italia, perché questo è il dubbio, che cioè noi italiani dobbiamo obbedire oltre a quelle del nostro parlamento anche alle leggi dello stato del Vaticano, vista la contiguità dei due Stati.
La stessa pillola Ru486 venduta negli altri Stati, fa automaticamente entrare in vigore anche presso i cattolici di tali Nazioni la sconunica latae sententiae, o è solo da noi in Italia che entra in vigore tale decreto ecclesiastico?
C’è anche da fare un appunto sul fatto che ogni tanto poi le scomuniche vengono revocate, com’è accaduto recentemente per quella che aveva colpito per venti anni i seguaci del vescovo Lefevbre, con ciò stesso venendo a dichiarare la fallibilità di tale strumento di condanna religiosa.
Quindi gli scomunicati non devono disperare: tra qualche anno la Chiesa, pur senza ammetterlo esplicitamente, ma anzi con qualche scusa più o meno sensata, toglierà la scomunica e la smetterà di prendere a pesci in faccia, pardon a scomuniche in faccia, i suoi fedeli.
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