16 settembre 2009

370) In Cina vietato ai piccioni volare in città, fino all’8 ottobre.

In Cina vietato ai piccioni volare in città, fino all’8 ottobre.

In Italia abbiamo avuto l’estate dei divieti dei sindaci.
Tanti divieti e anche bizzarri, ma purtroppo da rispettare per evitare multe salate.

C’è chi le ha contate (evidentemente c’è qualcuno che non ha niente da fare) e fa sapere che sono state ben 556 le ordinanze vietatorie emanate dai sindaci di tutta Italia. Si va dai costruttori di castelli di sabbia, ai masticatori di chewing gum e a chi passeggia in piazzetta con gli zoccoli.

Il più stupido di tali divieti è sicuramente lo stop ai bambini sulla spiaggia con secchiello e paletta perché: "anche fare buche che modificano in modo pericoloso la percorribilità a piedi della spiaggia diventa un gioco molesto".
(Evidentemente il Sindaco o un Assessore erano inciampati in una buca o in un castello di sabbia costruito da un bambino).
Nel centro di molte località passeggiare con gli zoccoli non è consentito, c’è il divieto di sedersi sulle panchine dopo le ventitré in più di tre persone mentre, sempre in tema di panchine guai ad appoggiarci i piedi sopra.
Vietati i fuochi d'artificio eccetto il sabato. Niente più bagno di notte in molte località balneari.
Ed ancora, non si può girare a petto nudo per le strade cittadine né bagnarsi nelle fontane o sedersi sul bordo delle fioriere, se non si abbiano meno di dodici anni o più di sessanta, perché in quel caso scatta l'immunità.
E’ vietato mangiare e sdraiarsi nelle aiuole comunali. Non si può mangiare davanti alle fontane del centro cittadino e neppure lo si può fare seduti sui gradini dei monumenti.

Gli artisti di strada non possono sostare nello stesso punto più di quindici minuti.
I ristoratori non possono avvicinare i turisti per invitarli a sedersi e consumare presso il loro punto di ristoro.
Vietato anche il classico gelato o spuntino di mezzanotte con contorno di chiacchere tra amici sul marciapiede, e per chi canta fino a 500 euro di multa.
Sulla spiaggia vietato l’ingresso ai cani, multe a chi accende dei falò, non si può cucinare dentro le cabine degli stabilimenti, e vita dura per anche per i fumatori, in quanto sono vietate le sigarette se non si è provvisti di adeguato portacenere.

Dar da mangiare ai piccioni costerà una multa salata, così come per un bacio in auto si dovranno sborsare 500 euro. E poi, addio ai massaggi sulla spiaggia, per"prevenire gli effetti pericolosi che possono essere generati dalla pratica di prestazioni estetiche o terapeutiche da parte di persone non diplomate".

La maggior parte di questa pletora di divieti, in parte ovvii e in parte strampalati, è del tutto inutile perché quasi mai essi vengono fatti rispettare, e sono serviti solamente, lungo l’estate, a dare una certa effimera notorietà locale al sindaco che li ha imposti.
Infatti, e sarebbe assurdo se non fosse così, nei vari comuni le Forze dell'ordine sono impegnate in faccende più serie che multare un bambino che fa un castello di sabbia in spiaggia, o che getta qualche briciola ai piccioni, e questo porta alla conseguenza che i controlli sono inesistenti e le multe, grazie a Dio, molto rare.

Siccome tuttavia oggigiorno viviamo in un villaggio globale, le imprese dei nostri sindaci non sono passate inosservate sulla rete di Internet ed hanno trovato dei degni emulatori, che addirittura sono stati capaci di superarli in idiozia.

Il governo cinese ha oggi, 16 settembre 2009, emanato un decreto entrato immediatamente in vigore, con il quale viene proibito ai piccioni di sorvolare le città cinesi fino all’8 ottobre prossimo.

Sono stati immessi nei cieli cinesi migliaia di uccelli della famiglia dei falchi, appositamente addestrati per anni, in località segrete, alla cattura dei piccioni ed al loro abbattimento in volo.

Non è dato capire perché dopo l’8 di ottobre ai piccioni superstiti sia di nuovo concessa la libertà di tornare a volare nei cieli delle città cinesi.
Forse si spera che i falchetti predatori abbiamo sterminato e decimato a tal punto le colonie dei piccioni, che ormai questi debbano essere quasi considerati una razza in estinzione e quindi da tutelare.
E’ proprio vero. La stupidità si diffonde più in fretta delle idee intelligenti.
La stupidità dei nostri sindaci ha fatto scuola
e ha trovato dei proseliti.
In grande stile.
Perché è ovvio, in Cina tutto è più grande che da noi.


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