5 dicembre 2009

440) Crocifisso e tolleranza religiosa.


Il cristianesimo è oggi l'unica religione che può essere, senza grandi conseguenze, denigrata e disprezzata.







Provate a dire a un musulmano di convertirsi al Cristianesimo.
Non lo farà mai in modo esplicito, perché rischia la vita.
Prima o poi lo ammazzeranno.
Persino abbracciare usi e costumi dei ragazzi occidentali è costato la vita ad alcune ragazze musulmane in Italia, ammazzate dai loro stessi genitori che non tolleravano l’abbandono di certe usanze religiose da parte delle loro figlie.
Alcuni benpensanti si scagliano contro il Crocifisso perché purtroppo quella croce per millenni è stata usata non come simbolo di amore ma di violenza e di oppressione, è stata roteata come un simbolo di atrocità di morte.
Eppure, chiediamoci, oggi cosa c'entra il crocefisso con gli errori e le atrocità della Chiesa e del suo apparato di potere?
Il Crocifisso ci parla di un uomo sofferente sulla croce che chiede perdono a Dio per i peccati del mondo e si offre come vittima, nel salvifico martirio, con l’intento di far desistere Dio dalla sua ira verso gli uomini.
Dobbiamo imparare a vedere il valore estetico del simbolo senza lasciarci impressionare dalle sofferenze umane inflitte in suo nome nei secoli bui da eserciti di sciagurati che invece di amore e pace seminavano terrore e morte, esattamente così come possiamo ammirare l'imponenza delle piramidi senza che veniamo disgustati dal pensiero e dalla constatazione del sudore, del sangue e della morte degli schiavi che le hanno edificate.
Il Crocifisso e', oggi più che mai, un richiamo alla solidarietà umana, alla pace, alla lotta contro la povertà, all' eguaglianza, alla tolleranza e un monito contro la provvisorietà e la caducità del benessere materiale. Si potrebbe dire che e' uno splendido messaggio socialista, solidarista, laico e umanitario.
Esso andrebbe esposto non solo in tutti i luoghi pubblici, ma ancor di più negli aeroporti, nelle stazioni e ai valichi di frontiera con sotto la scritta: "In questo Paese si cerca di richiamarsi al messaggio universale del Cristo".
Questo simbolo, questo oggetto appeso ad una parete non incide direttamente sulla libertà delle persone, e non violenta i nostri corpi, per lo meno non quanto un velo che invece nasconde ed esclude.
Ricordiamoci che pur in mezzo a tutti i suoi difetti e incongruità, la Chiesa cattolica, in nome dei valori rappresentati dal crocifisso, non impicca i peccatori, e nemmeno chiede alle autorità civili di farlo, e accoglie sempre i "peccatori" nel suo seno, pregando che la benedizione celeste scenda su di loro e li purifichi.
Certamente non è sempre stato così nei secoli bui del passato, ma oggi il messaggio che ci deriva dall’esposizione del crocifisso è un messaggio universalmente, indiscutibilmente e inoppugnabilmente riconosciuto come un messaggio di pace, di sacrificio, di sofferenza, di solidarietà verso gli altri, di rinuncia ai beni terreni, di amore verso tutti, anche, e soprattutto verso i "nemici “.
Che poi questo messaggio sia stato "tradito" da coloro che ad esso si ispiravano non diminuisce il significato universale del messaggio stesso.




Qualsiasi individuo sulla terra, che voglia dare alla sua esistenza un valore anche religioso, si "deve"riconoscere in questi valori trasmessi dal messaggio del Cristo inchiodato sulla croce.
Poi può continuare ad essere mussulmano o ebreo o buddista.
Il messaggio della Croce può solo arricchire la sua esperienza religiosa, non certo offenderla o irritarla.
Altrimenti sarebbe un cristiano, un musulmano, un ebreo, un buddista integralista, che vede solo quello che gli dicono di vedere e usa la religione come arma politica non per andare d’accordo con gli altri ma per renderli schiavi.
E questa visione fondamentalista del mondo sarà la nostra rovina, una volta che si siano abbandonati i valori universali del Crocifisso, perché ci vuole poco a immaginare nel futuro ronde di incappucciati beoti che vanno a stanare casa per casa gli infedeli, a qualsiasi religione appartengano.

VOTA
se ti è piaciuto l'articolo clicca OK sul logo qui sotto, altrimenti clicca NO


scegli altri articoli su : Religione

Nessun commento:

Posta un commento