27 dicembre 2009

454) A proposito di diavoli, psicolabili e partiti amorevoli.

A proposito di diavoli, psicolabili e partiti amorevoli.
Avanti signori, c’è posto per tutti!


Ah, che belle feste natalizie!
In contemporanea con la nascita di Gesù Bambino, in Italia in questi giorni ci siamo trovati a celebrare la nascita di due diavoli.

Cicchitto e i suoi fratelli ci hanno fatto sapere che il diavolo è Di Pietro perché costui vorrebbe vedere in carcere Berlusconi.

Per Di Pietro e i suoi seguaci invece il diavolo è Berlusconi, che fino a ieri chiamava coglioni chi non votava per lui e che, dopo aver sparso odio a fiumi contro chi non accettava le sue riforme "ad personam", accusa gli oppositori di utilizzare gli psicolabili per contrastarlo.

Adesso Berlusconi vuole fondare il partito dell’amore e, dice Di Pietro, il modo di agire subdolo del diavolo è proprio questo: sostituire all’odio la parola amore, per illudere le menti semplici e quelle degli psicolabili.



Quel diavolo di Berlusconi vuole che coglioni ed anticoglioni stiano insieme, nel partito dell’inciucio, in un amplesso d’amore schifoso, in un verminaio disgustante nel quale si abbraccino tra loro i trans, le menti psicolabili, i drogati e i politici della corruzione e della mafiosità.

Su questo spaventoso avvenire d’amore che ci attende, campeggia l’anno 2010, l’anno delle riforme, come è stato definito.
In primo luogo la riforma della giustizia col processo breve e con l’introduzione di termini di prescrizione processuali mensili, settimanali, giornalieri o ad ore, a seconda della persona processata.
Poi, sistemati una volta per tutte i giudici, ed ottenuto l’annullamento dei processi a carico del premier, il governo costruirà dodici o venti (sul numero definitivo l'inciucio governativo dell'amore non ha ancora prodotto i suoi risultati definitivi) centrali nucleari, per far sì che gli italiani possano respirare aria salubre e pulita senza pericoli per la salute e possano tenere accese a tempo indeterminato le lampadine del presepe senza patemi d’animo per il costo della bolletta dell’Enel.
Poi si passerà all’altra opera più costosa e inutile che mai il mondo abbia visto: il ponte sullo Stretto di Messina, enorme regalia statale per le casse della mafia.
L’Italia, in questo formidabile amplesso d’amore tra l’opposizione e i partiti di governo, si troverà così ad assicurare a sè stessa e al popolo italiano tutto, una stagione di rutilanti riforme che porteranno benefici ai soliti personaggi che già possiedono e miseria sempre più nera agli altri.


Ma che cavolo di Paese stiamo dunque, diventando, in Italia?
In apparenza un Paese fatto di partiti dell’amore, governato da politici desiderosi del bene comune, di riforme e di belle parole, mentre, sul retro, continuerà l’usanza di demonizzare e insultare chi non la pensa come noi, e quella di prendere sempre più per i fondelli i malcapitati cittadini che hanno fatto dell’onestà una virtù nella quale credere.

E gli psicolabili, c'è da scommettere, avranno sempre più materia alla quale attingere per le loro gesta.
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