31 marzo 2010

59.0) Marciare disuniti per perdere le elezioni.

Marciare disuniti per perdere le elezioni.

Sinistra, sinistra, quando la capirai?
Quando la smetterai di farti del male da sola?



Che cosa ci voleva al movimento del Beppe Grillo allearsi e mettersi in coalizione con il Pd, come hanno fatto l’IDV ed altri partiti che hanno sostenuto i candidati della sinistra?

Volevano contare i loro voti per sapere il loro grado di popolarità presso gli elettori?
Lo potevano fare benissimo stando uniti nella coalizione del centrosinistra, invece di marciare da soli.
Ogni partito dell’alleanza elettorale infatti oggi sa quanti voti e quante preferenze ha preso.

In Piemonte i voti del Movimento Cinque Stelle, se sommati a quelli del centrosinistra, invece di essere disgiunti, avrebbero permesso l’elezione del candidato del centro sinistra.

Invece così facendo gli elettori del Grillo hanno consegnato la regione a Berlusconi.

Per criticare il centro sinistra, hanno fatto eleggere un governatore di centro destra.

E’ un po’ il modo di pensare e di agire di quello della barzelletta, che per fare un dispiacere alla moglie si taglia gli attributi, facendo così solo un danno a se stesso e al suo futuro anche se non lo capirà mai, mentre la moglie avrà a questo punto il diritto - dovere morale di spassarsela con gli altri, visto che il marito si è autoescluso.

Che goduria e che soddisfazione per i grillini aver raccolto in tredici regioni ben 900 mila voti, che forse daranno loro modo di ottenere tre o quattro assessori regionali.

Eh si, sono conquiste che cambiano la vita di una Nazione di quasi 60 milioni di abitanti.
C’è da esserne fieri.
Invece di questa manciata di assessorini, non era meglio , stando uniti, conquistare la direzione politica di una regione come il Piemonte?.
Stare uniti in una alleanza non vuole dire sposare le tesi degli altri, ma capire che, a volte, raggiungere un obiettivo comune minimo è meglio del nulla.
Accantonare per una volta le critiche pur doverose, le liti e le diversità, per marciare uniti per il bene del popolo che vuoi rappresentare, questo è il carisma di un vero politico.
Il Grillo è bravo a raccontarle e a farci bere delle storielle più o meno spassose e a stupirci con effetti speciali , ma come caratura politica è zero, zero assoluto.
Perchè a questo punto sorge spontanea una domanda:
- al Grillo gli stanno più sulle scatole quelli del Pd o Berlusconi?-
Da come consiglia di comportarsi nella cabina elettorale, il dubbio se alla fin fine non sia anch'egli un servo sciocco e felice del Cavaliere, è più che lecito, e forse non è più neanche un dubbio.

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