20 maggio 2010

98.0) in Italia la corruzione si è ormai estesa alle normali azioni quotidiane

in Italia la corruzione ha ormai raggiunto dei livelli di contaminazione impensati. 



Sono un extracomunitario in Italia con regolare permesso di soggiorno.
Se all'alba in piazza il caporale mi sceglie, la mia settimana lavorativa è composta da 11 ore al giorno, dal lunedì al sabato compresi, in una serra per la raccolta dei pomodori e di altri ortaggi con una paga giornaliera di 15 euro.
(NB: paga oraria 15 /11= euro 1,36 ).

Il mio lavoro consiste nello stare con la schiena ricurva inginocchiato dentro una serra, ad una temperatura di oltre 40 gradi, con un coltellino in mano per raccogliere gli ortaggi e metterli in una cassetta che, una volta piena, viene consegnata al capogruppo che tiene il conto delle quantità per ognuno di noi.
E’ un lavoro che mi ha portato ad avere una tachicardia a causa dell'afa e del caldo insopportabile che si respira nella serra.

Pazienza. Per vivere bisogna pur lavorare.

Quello che mi dà fastidio è il trattamento direi quasi razzista di corruzione che il padrone della serra (o il caporale per lui) attua nei nostri confronti.
A fine settimana, dopo 6 giorni di lavoro a 15 euro, invece di darmi 90 euro (due conti li so fare anch’io), egli me ne consegna solo 70.
“Guardi che si sbaglia”- dico io- “secondo i patti lei mi deve dare altri 20 euro”.
“ Col cavolo,” ( eufemismo,)- fa lui, “hai fatto il lazzarone per tutta la settimana e ti dovrei dare altri soldi?. Va via e non farti più vedere perché tu qui da me non lavorerai mai più”.

Pazienza. Così gli ho regalato 20 euro. Forse lui non ne aveva neppure bisogno, ma io si. Praticamente ho lavorato gratis per lui una giornata intera.
E’ una tassa da pagare per avere qualche speranza di poter lavorare, almeno ogni tanto.

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Il mese scorso mi è scaduto il permesso di soggiorno.
E’ ormai nove anni che sono in Italia con regolare permesso, che però ogni anno mi scade e deve essere rinnovato.
Siccome il primo permesso mi è stato rilasciato dalla Questura di Brescia, devo partire da Ragusa dove ormai lavoro e vivo, per recarmi a Brescia, affrontando un viaggio in treno di diciotto ore che costa 86 euro e prevedendo una assenza dal lavoro per una intera settimana.

Faccio la fila davcanti alla questura e mi presento con tutti i documenti che penso mi possano chiedere ma mi sento subito dire che devo tornare all’indomani in quanto oggi sono l’undicesima persona in fila , mentre loro possono evadere solo dieci pratiche al giorno.
Ormai vecchio del mestiere, che ho imparato a mie spese sulle mie spalle, estraggo dalla tasca 30 euro e li mostro nel palmo della mano al poliziotto assieme al vecchio permesso di soggiorno in scadenza, ed ecco che miracolosamente la mia pratica rientra nelle dieci da esaminare.

Pazienza. Si vede che i poliziotti in Italia sono pagati proprio poco e devono arrotondare lo stipendio a spese dei poveri disgraziati come me.
D’altronde tra disgraziati italiani e disgraziati extracomunitari tutto è lecito. E’ una guerra tra poveri.
A queste piccole ingiustizie ormai ci ho fatto il callo.
Con trenta euro ho evitato di tornare ogni mattina in questura ed ho potuto rientrare in Sicilia perdendo meno giornate di lavoro del previsto.

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Non avevo invece fatto i conti un altro tipo di corruzione alla quale non ero preparato a far fronte.
La mia malattia al cuore, mi dice il medico di Ragusa, ha bisogno di un intervento specialistico al cuore che gli ospedali del Sud Italia non sono preparati ad affrontare e che deve essere eseguito in un ospedale del Nord.

Devo recarmi su al Nord, in una certa struttura sanitaria, da un medico di cui egli mi fa il nome, per prenotare l’operazione, che però, mi avverte, certamente non potrà avvenire prima di sei mesi.
“Vai su e mettiti in lista, altrimenti la tua malattia non ti farà campare a lungo”.

Parto, prendo il solito treno, ed arrivo al reparto di cardiochirurgia indicatomi dal mio medico di base di Ragusa.
Fammi vedere la carta d’identità,oppure il certificato delle impronte, la patente se ce l’hai (ce l’ho, ce l’ho, vado avanti a cinque euro di benzina al giorno, ma la patente ce l'ho), il permesso di soggiorno in regola, il Cud, il mod. 730 degli anni precedenti, il certificato del casellario giudiziario (praticamente vogliono sapere se sono mai stato in galera), etc. etc. etc.
Devi tornare giù e ripresentarti qui quando avrai tutti questi documenti in regola da mostrarci.
E l’operazione?.
Prima vieni qui con i documenti in regola, poi ti vistiamo e stabiliamo la lista di attesa.
Ma il mio medico mi ha detto che devo essere operato entro sei mesi, altrimenti…..
E va bene, ma vedrai che non è niente di grave.
Prima torni qui con i documenti in regola e meglio è .

Ritorno con la coda tra le gambe dal mio medico, ed allora egli mi fa: “Hai provato con una bustarella?. Se tu avessi mostrato a quel funzionario ospedaliero che so, trecento o cinquecento euro, sono sicuro che ti avrebbe già messo in lista.
Scusa se non te l’avevo detto, ma pensavo che tu ormai avessi capito da solo come funzionano le cose in Italia.”

Ma come, dico io, trecento o cinquecento euro solo per mettere il mio nome in un elenco?
Ma quando mai riuscirò a risparmiare un a tale cifra?.
E se ci riesco, questi soldi preferisco mandarli a casa mia ai miei genitori e ai miei familiari, che crepano di fame, piuttosto che darli a un medico che si arricchisce a spese dei disgraziati.
Ecco, ho ormai capito che in Italia la corruzione ha raggiunto dei livelli di contaminazione assurdi.
Forse sarà così anche nel mio Paese d’origine, ma io vivo qui in Italia, e parlo di quello che succede in Italia.

Altro che ministri che si fanno regalare appartamenti da industriali che vogliono vincere un appalto.
Quelle sono cose grosse, che comunque è giusto combattere.

Ma penso che sarà dura estirpare ormai la piaga della corruzione, se la cancrena corruttiva è arrivata persino ai medici , agli infermieri e ai poliziotti, che si vendono per pochi euro invece di garantire il rispetto della salute e quello della giustizia, come dovrebbero.
Nella mia esperienza italiana e in quella dei miei amici e connazionali ci sono degli sciagurati personaggi che campano sulla pelle dei più disgraziati extracomunitari, cioè di persone che più disgraziate di così non si può.

Non mi è ancora chiaro se sia più disgraziato moralmente l’italiano che chiede la bustarella in cambio di un qualcosa che dovrebbe comunque fare o dare , oppure noi persone ricattate che non abbiamo la forza e il coraggio di ribellarci contro questi atteggiamenti di corruzione e di cattiveria nei nostri confronti.
Alcuni di noi ci hanno provato alcuni mesi fa a Rosarno, ma per quanto ne so, le cose anche lì non sono cambiate.
Forse qualche giudice un pò più coraggioso degli altri proverà a darci un pò di giustizia, ma se lo farà sarà solo per un suo atto di eroismo personale.
Una vera legge anticorruzione in Italia ancora non c'è oppure se c'è non viene fatta ripettare.

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Un mio amico privo di permesso di soggiorno regolare è affetto da diverso tempo da dolori fortissimi nella parte posteriore della testa, vicino al collo, che gli impediscono ormai di lavorare ed addirittura quasi di mangiare, perché la semplice masticazione del cibo gli procura dolori cervicali.
L’ho accompagnato dal medico di base che mi cura abitualmente , il quale non ha capito di cosa possa trattarsi, ma gli ha comunque prescritto di fare una Tac nel più vicino ospedale della zona.


Ho già detto che ormai sono esperto delle cose italiane, e così ho accompagnato il mio amico al Cups dell’ospedale, avvertendolo che avrebbe dovuto prepararsi a versare una certa cifra all’impiegato. Egli mi ha detto che mai e poi mai avrebbe accettato di subire un simile atteggiamento ricattatorio, e si è presentato da solo allo sportello.
Risultato: gli hanno prescritto la Tac per il maggio del 2012.
“Spero di essere ancora in vita per quella data”- ha commentato poi con noi, – perché con questi dolori e con il poco cibo che posso mangiare non so se ce la farò”.
Tra di noi amici abbiamo fatto una colletta e abbiamo raccolto 50 euro che gli offriremo se egli, rinunciando alla propria intransigenza, si vorrà presentare di nuovo al Cups di un ospedale o di una clinica , con quei soldi in mano da offrire all'impiegato corrotto.

Così facendo probabilmente la Tac gliela faranno tra pochissimi mesi.


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Alcuni miei amici irregolari, per poter lavorare, si sono rivolti , dietro consiglio di alcuni caporali mafiosi, a degli industriali (???) della zona e sono stati assunti senza tanti giri di parole.
Dietro versamento di tremila euro, l’industriale (??), con la collaborazione del suo commercialista (??) farà avere a ognuno dei miei amici che hanno accettato l’imbroglio tre regolari buste paga con un netto di 700 euro, con le dovute trattenute per l’INPS e quant’altro.

Esibendo queste buste paga in questura, l’immigrato può dimostrare di avere un regolare posto di lavoro da almeno tre mesi, e si può mettere in fila per ottenere un regolare permesso di soggiorno che gli permetterà poi di trovare un lavoro giornaliero o settimanale presso i caporali della zona.

Regolari permessi di soggiorno costati tremila euro a persone indigenti che vivono lontane dal loro Paese, senza lavoro né cibo , costrette quindi per raggranellare la cifra richiesta a vendersi spacciando droga o compiendo azioni illegali.
Possibile che in questura non capiscano che sono delle fatture irregolari presentate da ditte fantasma, solo per aggirare la legge Bossi- Fini?
Certo che lo sanno, oggi con i computer si possono fare controlli incrociati, eppure i poliziotti chiudono gli occhi , la bocca e le orecchie al pari delle tre scimmiette famose.
Probabilmente le bustarelle dei supposti industriali stanno producendo i loro effetti.

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Ah, corruzione italiana quanto costi agli italiani ed anche a noi immigrati desiderosi solo di una vita degna da vivere qui in questo che potrebbe essere il più meraviglioso Paese del mondo!!


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