L’impatto della televisione berlusconiana degli ultimi tren’anni sulla società italiana.
Ecco tutto ciò che la televisione berlusconiana degli ultimi trent’anni ha diffuso via etere e mostrato agli italiani:
- pettegolezzi da salone di bellezza,
- chiacchiericci da corridoi della politica,
- scandali e scaldaletti da gossip,
- paparazzate vere o presunte,
- nudi maschili e fermminili a volontà,
- format e trasmissioni basate su litigi e discussioni sempre più sbracate su qualsiasi argomento.
Un’ evasione mentale totale dai problemi contingenti di ogni giorno e un rimbambimento catodico capace di far tenere accesa la Tv tutto il giorno alla casalinga tipo che si fa il mazzo tra pulizia di pavimenti e idrosanitari, cambio di pannolini, pile di panni da stirare e cibi da cucinare.
La tv berlusconiana, non contenta dell’audience aziendale raggiunto, nel periodo preso in esame ha attuato inoltre numerose incursioni dentro la Rai per far posto a trasmissioni guidate da tal Bruno Vespa, giornalista sempre più filoberlusconiano, del quale vengono mostrate, durante le conferenze stampa successive ai Consigli dei ministri le pubblicità dei suoi libri.
Il quale Bruno Vespa, fino all'altro ieri, cioè fino al trionfo del “signorinismo”, ha avuto vita fin troppo facile, con la sua trasmissione "Porta a Porta", su Rai Uno utilizzata per fare da leccapiedi al Cavaliere.
Ma ormai la trasmissione di Vespa, quella che fino a ieri era considerata la Terza Camera dello Stato, ora diventata lo stanzino delle scope. non fa più opinione, è vecchia, noiosa e ripetitiva.
E quindi controproducente.
E va abbandonata al suo destino.
Ultimamente è in auge sulle Tv Mediaset il fenomeno del "signorinismo", cioè del giornalista che ha inventato la gay tv italiana.
Costui,Alfonso Signorini, ha recentemente dato il meglio di sé con la serie di trasmissioni "Kalispera", il programma praticamente prodotto dall’ ufficio stampa di Berlusconi.
Signorini è al momento il successore morale di Bruno Vespa.
Egli è l’ ascoltatissimo consigliere d’immagine del premier, è direttore di due vendutissimi settimanali di casa Mondadori, è ospite fisso al Grande Fratello.
Egli riempie, in sintesi, con la De Filippi il vuoto pneumatico della televisione di casa Mediaset.
Il suo modo di fare televisione è la via tronista al consenso, è cioè uno stile televisivo aggressivo, cool, ultrapop, glamour, animalier, “billionaire”, è lo stile Olgettina, che ha mandato in soffitta la maniera istituzionale, moderata e tranquillizzante, di Bruno Vespa il quale , pur animato dallo stesso scopo di essere servile nei confronti del potente di turno,mentre spiegava alla vecchiette e alle casalinghe timorate di Dio la cronaca e le vicende italiane teneva d'occhio e si preoccupava per le possibili reazioni delle Gerarchie ecclesiastiche.
Il signorinismo invece inventa le notizie, le mistifica, e di nient'altro si preoccupa se non di presentarle solo dal punto di vista del suo Benefattore e Padrone.
Il signorinismo è l’ultima frontiera di un regime culturale televisivo che, forse per la prima volta da quasi trent’anni, sta per essere rifiutato e respinto dalla gente comune che non si identifica più nei suoi modelli ed anzi li ritiene ormai inaccettabili, così come inizia a contestare i comportamenti dei personaggi televisivi che le vengono proposti.
Forse per la Tv berlusconiana, dopo essere stata tanto ascoltata, ora inizia la fase del declino.
Speriamo, perchè di amoralità in amoralità, chi in Italia ritiene di possedere ancora un pur minimo senso di dignità morale, non se la sente più di accettare questi modelli mediatici che imbarazzano e ti comunicano a priori un senso di sconfitta.
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