27 gennaio 2011

11.1) Ma i genitori di queste scemette, dove sono? Che educazione hanno mai dato alle loro figlie?

Ma i genitori di queste scemette, dove sono?
Che educazione hanno mai dato alle loro figlie?

La cosa che più colpisce nell’abisso dello squallore delle feste a luci rosse avvenute nelle ville del Premier italiano, è l’assenza educativa dei genitori di queste piccole puttanelle, che si vendono ai riti dei ricchi per poche migliaia di euro, per un paio di scarpe firmate da qualche stilista , per una borsa griffata, o per l’uso gratuito per qualche tempo di un appartamento da dividere con altre ragazze in vendita come loro.

Nessuno ha mai detto a queste ragazze dell’esistenzxa di principi morali ai quali sarebbe bene attenersi lungo la vita?
Agenzie pubblicitarie, Leli Mora o Emili Fede presso i cui uffici le loro madri le hanno iscritte fin da piccole, hanno da sempre instillato in loro il senso dell’arricchimento e dell’avanzamento sociale attraverso il mostrare o la vendita del loro corpo o l’elargizione di favori sessuali, per ottenere una particina in qualche squallido film a luci rosse, oppure una qualche apparizione come veline o meteorine in qualche trasmissione meteo, oppure l’invito a partecipare ad una festa, per poi essere sedotte e ingaggiate a far parte dell’harem personale dei i ricchi e potenti mascalzoni della politica o della mondanità .

Eppure il legame con la famiglia, la mamma , il padre, i fratelli, queste piccole disgraziate lo tenevano ben stretto in pugno attraverso il telefono cellulare, come testimoniano le intercettazioni che la magistratura ha evidenziato.

=Ciao mamma - stai tranquilla, stasera mi ha dato 10 mila euro. Vedrai che la prossima volta me ne scucirà di più.
=Ciao mamma, - stasera sono arrabbiata, solo tremila euro mi ha dato. E pensare che a quella svergognata della Cicci so per certo che ne ha dati diecimila.
- E certo – risponde la mammina- tu stai troppo sulle tue. Impara, impara dalla Cicci e non farti pregare più di tanto e a concederti senza troppi strilli.
- Guarda, carina, che la bellezza sfiorisce presto, e se non la sfrutti adesso la tua mammina e i tuoi fratelli poi avranno ragione di vergognarsi di te .

Non fare la schizzinosa.
Buttati, tanto che vuoi che ti facciano di male quei vecchi porci festaioli che ti invitano alle loro feste?.
Che tanto ormai più neanche il Viagra li può aiutare.
Al massimo ti guardano bavosi mentre ti spogli.
E tu spogliati allora,senza tante storie e porta a casa dei bei diecimila.
Tra qualche anno poi, si troverà un bravo giovane figlio di qualche industrialotto brianzolo o lombardo , colla sua bella fabbrichetta sulle spalle, che sarà felicissimo di sposare una ragazza sessualmente esperta e navigata come te, con la quale cercare di rivivere, più in piccolo, s'intende, le feste e le porcate che ora ti permettono di diventare famosa.

Vai figlia mia – buttati e torna con dei bei bonifici milionari .
La mamma e i fratelli contano su di te per fare finalmente anch’essi una vita meno di merda di quella che tuo padre ci sta facendo fare.


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