Il coraggioso sindaco leghista che fa la guerra ai bambini.
Il lato bello della storia
Nella scuola dell'infanzia di un paese leghista c'è una bambina di origine africana per la quale la sua famiglia povera non riesce a pagare per intero la retta (… mancano cinquanta euro al mese).
La mamma si rivolge ai servizi sociali del Comune, che le rispondono di non poter intervenire per aiutarla.
(Domanda: i servizi sociali in certi Comuni, visto che non fanno niente per la collettività, hanno forse solo il compito di garantire un lauto stipendio a chi ne fa parte senza troppo dispendio di energie personali? -
Risposta: forse si)
Più pratiche delle assistenti sociali, a questo punto le maestre della scuola escogitano una soluzione:
ognuna di loro rinuncerà una volta a settimana al pranzo a cui ha diritto (sul posto di lavoro) e lo cederà alla bambina.
In fondo, per la linea, esse dicono si può fare questo ed altro!
Il sindaco leghista viene a sapere della soluzione che è stata trovata e va su tutte le furie.
Invece di chiedersi come mai i servizi sociali del Comune non abbiano a disposizione in bilancio, per le attività sociali, nemmeno l’enorme cifra di 50 euro al mese, egli prende carta e penna e scrive di suo pugno alla Direzione dell’asilo una lettera in cui si leggono frasi e perle di saggezza come questa:
"Si sottolinea che il personale della scuola non può cedere il proprio pasto senza incorrere in un danno erariale per il Comune "
Insomma, per questo ntelligentone di sindaco le maestre che si privano del loro pasto per far mangiare una bambina di quattro anni, sono paragonabili a dei ladri che sottraggono al Comune beni di pubblica utilità.
Quindi le maestre sospendano immediatamente la loro attività ladresca pena provvedimenti disciplinari.
La bambina ritorni digiuna a casa e nessuno si preoccupi più di tanto se essa, non volendo separarsi dai suoi compagni, scoppierà in lacrime quando la mamma andrà a prenderla alle 12.00 anzichè alle 16.00 perchè tanto sono solo capricci di bambini, tra l’altro neanche italiani.
Il finale
Questa è una storia semplice, una piccola storia di ordinaria ferocia. In questi giorni il sindaco, forse vergognandosi di sé stesso, si è reso irreperibile.
E speriamo che dia presto le dimissioni.
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