12 febbraio 2011

23.1) Scilipoto bello, vittima delle toghe rosse?

Scilipoto bello, vittima delle toghe rosse?


Non vuoi essere indagato o spiato o intercettato?
Un sistema c’è.
Accontentati del tuo tran tran quotidiano: non metterti in amicizia con Silvio Berlusconi.


Perché questo sta capitando al buon on. Domenico Scilipoti, da quando incautamente ha abbandonato la sua parte politica, per fondare insieme ad altri il Partito dei Responsabili d’Italia, al fine di portare voti al mulino di Berlusconi ed accaparrarsi in futuro alcune poltrone di sottosegretario e quant’altro messe a disposizione dal Benefattor Silvio.

Da quest'amicizia interessata mal glie ne incolse al nostro futuro sottoministro, perchè essa non è sfuggita agli occhi vigili del Tribunale di Milano che con i suoi lunghi artigli ha messo sull'avviso le varie Procure italiane ed ha fatto riesumare, in quel di Messina, alcuni guai giudiziari forieri di tempesta per il buon Scilipoto che già si vedeva con la fantasia successore di Berlusconi a capo del governo.
Eppure, col senno di poi, il nostro onorevole avrebbe dovuto aspettarselo.
Non continua forse a dire il suo amicone che la rovina sua sono state le toghe rosse, che lo vogliono morto e si comportano nei suoi confronti peggio dei tribunali della Germani dell’Est?
E perché allora le toghe rosse comuniste dovrebbero fare sconti agli amici del Superindagato?

Certo che lo Scilipoti il conflitto con le toghe rosse se l’è proprio andato a cercare.

Forse farebbe bene a rientrare nei ranghi dell’opposizione, accontentandosi dello scalcagnato sgabello che l’IDV gli passava.

E forse farebbe bene anche a cambiare il cognome, visto che Scilipoti ormai per gli italiani fa rima con Sprovveduti.



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