1 giugno 2011

94.1) La Corte di Cassazione ha ammesso il Referendum sul nucleare.

Oggi si è diffusa la notizia che la Corte di Cassazione ha ammesso il Referendum sul nucleare.
Il governo pensava di essere riuscito ad evitarlo, ma evidentemente questi sono tempi bui per chi ci governa.
Si passa da una sconfitta all'altra.

In Italia si è così riacceso il dibattito sul nucleare.
Poichè allo stato attuale il nucleare non è né sicuro né pulito, con il referendum del 12 giugno gli italiani stabiliranno se essere favorevoli o contrari a questo tipo di soluzione energetica.

Ma non ci sono altri modi per produrre energia? Ad esempio le cosiddette fonti rinnovabili?

Esse sarebbero la soluzione ideale ma in un Paese come l’Italia dove niente si rinnova e tutto è vecchio e statico anche le rinnovabili rischierebbero di non rinnovarsi più.
E allora cosa propone la scienza in alternativa alle centrali nucleari?
 
Per risolvere la cronica carenza energetica senza deturpare l’ambiente ci sarebbe una soluzione, anche se piuttosto originale.
Si potrebbero costruire delle centrali da alimentare non con l’uranio bensì con lo stronzio.
Lo stronzio è un elemento chimico diffusissimo in Italia, come è ampiamente dimostrato dall’infinito numero di stronziate giornaliere che vi si verificano.
Proprio per questo lo stronzio sarebbe una risorsa inesauribile che non solo consentirebbe all’ Italia di produrre energia ma addirittura di esportarla.
Inoltre, la sua ingente quantità è presente in ogni angolo del paese.
Dove ti giri e ti rigiri in Italia c’è lo stronzio.
E ciò risolverebbe anche il problema di individuare i luoghi adatti alle centrali.
Essendo lo stronzio presente ovunque ogni comune potrebbe costruirsi la propria centrale alimentata con lo stronzio locale dando vita, in questa maniera, al primo esempio mondiale di federalismo energetico: il federalismo stronziale.


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