25 settembre 2011

164.1) Promessa a Padre Livio di radio Maria.

Promessa a Padre Livio di radio Maria.





Ogni tanto ascolto Radio Maria.
Qui un certo Padre Livio dice che ormai molti cristiani si sono creati una loro propria religione particolare e personale e quindi, poiché non seguono più gli insegnamenti della Chiesa cattolica, perderanno certamente la loro anima.
Queste persone, egli afferma nel suo integralismo religioso, si sono messe in testa che “non è stato Dio a creare l’uomo , ma è l’uomo che ha creato Dio”.
La superbia di queste persone è tale che esse andranno a ingrossare le fila del Maligno.

Anch’io , che pur mi credo creatura di Dio  e non arrivo a formulare certe azzardate teorie, sarò purtroppo di certo tra le persone dannate, perché seguo ormai una mia religione particolare privata, ritenendo che la religione cattolica, per come ci viene attualmente, predicata, ci mostri un Dio ingiusto, un Dio creatore di tutti che però fa delle preferenze e delle ingiustizie tra gli uomini.
Ad esempio, chissà poi perché ci viene insegnato che Egli abbia voluto privilegiare il popolo ebreo, concedendogli tutto il suo aiuto e la sua benevolenza, lasciando andare in malora tutti gli altri popoli e facendo in modo che essi venissero sconfitti e sterminati dall’avidità di espansione dei sui protetti.
Del suo popolo prediletto.

Io, che sono certamente limitato nel mio modo di ragionare, riesco tuttavia a capire senza tanti sforzi mentali che, se ho messo al mondo dieci figli , tutti uguali per me devono essere e non devo privilegiarne uno a scapito degli altri.
Altrimenti non sarei un padre giusto.
La Chiesa cattolica, mostrandoci un Dio che fa privilegi tra le sue creature, ci mostra perciò un Dio ingiusto.
Il che non è vero.
E’la Chiesa a sbagliare presentandocelo così.
Essa ci predica una religione basata su concetti umani di migliaia di anni fa, quando si pensava che Dio fosse un’ Entità potente, capricciosa e lunatica che si divertiva sadicamente a martoriare l’umanità e quanto aveva creato.
Purtroppo la Chiesa, rifacendosi a questi ragionamenti antichi, sembra quasi comportarsi come se il suo fondatore Gesù Cristo non fosse mai esistito.

Continuando a metterci sotto gli occhi l’Antico testamento, essa ci mostra ancora oggi un Dio irascibile e scontento, mentre Gesù è venuto sulla terra per portare , in sostituzione di quello antico , un nuovo messaggio, il Vangelo, la nuova Buona Notizia, basata sul concetto che Dio è invece un Padre buono e premuroso verso tutte le sue creature.
E’ sbagliato, ci dice Gesù, continuare a pensare a Dio come un vecchio irascibile e pieno di rancore che fa preferenze tra i suoi figli.
E’ invece giusto raffigurarlo come è da Lui descritto il Padre della parabola del Figliol prodigo, e cioè un Padre attento e premuroso, pieno di felicità se i suoi figli sono felici e triste per loro se sono sbandati.
Con la venuta di Cristo l’Antico testamento è stato abolito, è stato superato.
Non deve più essere tramandato se non per tenere in vita la conoscenza storica dell’esistenza di un popolo che si credeva più bravo e più prediletto da Dio rispetto agli altri.

La Chiesa poi non si accorge di continuare a presentarci la religione sulla falsariga del Vecchio testamento, cioè come un insieme di divieti: -" Non fare questo, non fare quello" -mentre invece il suo fondatore Gesù Cristo, ci ha comandato di seguire solo due comandamenti, ed entrambi in positivo, non al negativo.
- “Ama Dio e" ,per dimostrare che lo ami davvero, -“ ama il prossimo”.
Dai da mangiare agli affamati, visita i carcerati, rivesti gli ignudi, soccorri gli orfani e le vedove.
Insomma datti da fare. Dai il tuo contributo per rendere il mondo più giusto.
Non limitarti a evitare il male, impegnati a compiere il bene.
Dio, che è Padre nostro buono e premuroso, non vuole più sacrifici basati sul sangue e l’orrore, ma desidera che gli uomini lo preghino non più da luoghi di culto faraonici , splendenti d’oro e pietre preziose ma dall’interno del loro cuore.

Quindi la vera Chiesa, quella fondata da Gesù Cristo, sulla forte schiena di quel roccioso marinaio Cefa, chiamato da allora per questo roccia, pietra, Pietro non deve basare la trasmissione dei suoi insegnamenti sulla liturgia ,cioè sulla celebrazione di riti misteriosi e quasi magici, dal significato oscuro e solo per iniziati, o sulla ritualità di certi gesti da compiere sempre nello stesso modo e con certe modalità, altrimenti non valgono, come invece accade oggi.
Oggi la gente non vuole più la celebrazione di un culto solenne e formale ma sostanzialmente vuoto, bensì vuole seguire una religione del cuore, cioè basata sui sentimenti genuini e semplici dell’anima.
Inoltre la vera chiesa di Cristo non si mette in testa di vedere peccati dappertutto come fanno Padre Livio e i gesuiti, per i quali non c’è azione, dalla più elementare, come il mangiare,  alla più complicata, che gli uomini compiano senza peccare.
La vera chiesa di Cristo guarda le intenzioni del cuore, non il comportamento.

Mi insegnava mia madre che se uno alla domenica sta dando assistenza a un malato e non può recarsi a messa, quello stare accanto al malato è la sua messa ed è più ben accetta a Dio che non l’andare fisicamente in Chiesa a curiosare e parlare di gossip con altre persone, magari malignando sui comportamenti del prossimo.

Io chiedo che la Chiesa cattolica torni a predicarci una religione attiva, una religione che non mi faccia sentire figlio poco apprezzato da Dio rispetto ad altri figli di popoli più prediletti.

Al termine dei miei giorni poi vorrò essere giudicato da quel Dio, Padre buono e premuroso rivelatoci da Gesù, per quello che ho fatto usando la ragione che mi ha dato, e non per la teatralità di quei riti magici o di quei bla bla di formulette ripetitive di preghiere che volutamente mi sono rifiutato di seguire.

Perchè è proprio questo che mi fa stare lontano da questa Chiesa, e cioè il fatto che essa ormai dia più importanza alla liturgia, cioè al rispetto quasi maniacale e alla ripetizione di certe formulette di preghiera e di certi suoi riti sacri e quasi magici, piuttosto che alla diffusione del messaggio di amore e di carità sociale che ha predicato il suo fondatore Gesù Cristo.

La Chiesa si è ormai scordata che se mai c’è stato al mondo Uno che non rispettava le regole questi era proprio Gesù.
In tempi in cui al sabato le uniche azioni che si potevano lecitamente fare erano la pipì e la popò mentre tutto il resto era proibito, i suoi discepoli raccoglievano spighe di grano anche al sabato per sfamarsi ed Egli, anche al sabato, compiva miracoli proprio per dimostrare che di queste proibizioni della liturgia umana occorreva non tenerne conto.

Ah! Se la Chiesa ritornerà a seguire le orme di Cristo, io, caro Padre Livio di radio Maria,  te lo prometto,  ritornerò nella Chiesa.


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