31 ottobre 2011

167.1) La vendetta del piede

La vendetta del piede



Forse a qualcuno sono per qualche giorno mancato, anche se non lo credo, ma voglio sperarlo.
Sono stato in Ospedale per 10 giorni e poi in un Centro Benessere per due settimane per cure fisioterapiche, linfodrenaggi e riabilitazione motoria.

Cosa mi è successo?
Sono stato colpito da una ischemia con relativa trombosi alla gamba destra e più in particolare al piede destro.
Un grumo di sangue, un trombo, aveva ostruito le arterie che portano il sangue al piede.
Un formicolio, un dolore intenso e continuo come di congelamento, e il mio piede destro è diventato di un bianco e di una freddezza cadaverica.

Non lo sentivo più, il piede, si era come paralizzato.

Il bravo medico del Pronto Soccorso mi ha subito fatto ricoverare nel reparto di chirurgia vascolare dell’ Ospedale mi ha prescritto dosi industriali di fleboclisi a base di Eparina 600, e tutta notte, ha vegliato ssu di me, seduto accanto al mio letto, tastandomi ogni tanto il piede in attesa di un miracolo.

Verso mattina ho avuto l’impressione che nel piede tornasse lentamente ad affluire un minimo di circolazione sanguigna, e l’ho detto al mio buon dottore.
Egli mi ha tastato il piede e avuta consapevolezza del miglioramento, si è messo improvvisamente a piangere ed ha esclamato:” l’abbiamo salvato, il piede, lo abbiamo salvato “, mentre due lucciconi gli scendevano dagli occhi.
Oh! Mio buon Angelo custode di un medico di guardia che non sei altro!
Eri più contento tu di me stesso, che del resto, tutto preso dal forte dolore non mi ero ancora reso ben conto del pericolo che stavo correndo con il rischio di una amputazione del piede ormai in necrosi.

Da allora, per il mio piede malato, cure riabilitative, massaggi, creme ,olii e carezze di fisioterapiste innamorate del loro lavoro.

E adesso il mio piede è in via dfi guarigione e sta lentamente tornando a funzionare.
Io ora cammino, con lentezza e senza bastoni o stampelle, ma cammino.

E’ come se il mio piede mi avesse detto:” Tu mi hai sempre considerato come una parte meno nobile del tuo corpo. Hai sempre privilegiato la cura delle mani, del viso , delle braccia in confronto a me, povera pianta del piede che pure la mia funzione di tenerti eretto e di muovere con velocità le gambe l’ho sempre svolta più che dignitosamente.
Ebbene, anch’io, tuo piede, voglio d’ora innanzi che tu mi abbia a dedicare qualche attenzione particolare, che tu mi faccia accarezzare, massaggiare, palpare e tenere in perfetto ordine con olii balsamici e creme rinfrescanti.
Questa è la mia vendetta, la vendetta del piede.
Perché noi piedi non siamo una parte meno nobile del tuo corpo, abbiamo semplicemente funzioni diverse dalle mani, dalle braccia, dal viso, ma siamo come loro importanti".

Ok, piede!
Ho capito la lezione.
D’ora innanzi ti dedicherò più attenzione, ma tu non farmi più di questi scherzi.
Che ho preso paura, e tanta, ho preso.


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