15 novembre 2011

176.1) La buffonata del parlamento padano

La buffonata del parlamento padano.





La Lega fin quando è stata al governo con il PDL se ne è stata lì quieta e docile ai voleri del suo anfitrione Berlusconi.

Adesso che ha deciso di stare all’opposizione del governo Monti, si mette di nuovo a fare i capricci e a pestare i piedi minacciando di riaprire quel buffonesco parlamento padano che già alcuni decenni fa, in quel di Mantova aveva pomposamente aperto.

Questa volta si tratta di utilizzare un palazzo in provincia di Vicenza, ma il risultato buffonesco sarà il medesimo.

Che cos’è il parlamento padano?
E’ un palazzo nel quale si riuniranno i parlamentari della Padania.

E chi sono questi parlamentari padani?
Secondo il volere e il diktat di Bossi faranno parte del parlamento padano i Sindaci e i loro vice dei vari comuni italiani a guida leghista, i parlamentari eletti nel Parlamento nazionale di Roma, i capi zona della Lega Nord e gli scalmanati  militanti che più di altri hanno dimostrato attaccamento al pratone di Pontida e alla camicia verde.

I parlamentari padani sono quindi stati eletti dal pololo?
Nemmeno per sogno. 
Verranno insigniti della carica di parlamentare padano dallo stesso Bossi e dal suo entourage o cerchio magico, sulla base di criteri capricciosi e autoritari.

E quali compiti avrà il parlamento padano?
Nessuno sa dirlo. 
Ogni tanto i personaggi designati, si riuniranno lì, in quel bel palazzo vicentino,  faranno dei bei discorsi tra loro, ordineranno una pizza e qualche fiasco di vino e poi alla sera tutti a casa, per la meritata nanna.
Ogni tanto poi diranno che per gli abitanti della Padania essi hanno fatto questa e quella  legge che però, essendo la Padania uno Stato inesistente, nessuno avrà l’obbligo di rispettare e di mettere in pratica.

E come farà allora il parlamento padano a far rispettare le leggi che emana?
Chi al Nord, nelle pseudo regioni chiamate Padania non rispetterà le leggi promulgate dallo pseudo parlamento padano, sarà passibile di manganellate e olio di ricino da parte di militanti con le camicie verdi.
Con l’istituzione del parlamento padano in pratica il nord Italia tornerà indietro di 90 anni, quando invece delle camicie verdi i prepotenti indossavano quelle nere.

Conclusione.
Se io fossi il nuovo ministro dell’interno italiano, ordinerei alle forze dell’ordine di circondare il palazzo dove si riunisce il parlamento padano e di arresatare chiunque voglia entrarvi,  accusandolo di appartenere ad una banda che predica la disobbedienza, la secessione e l’insurrezione popolare contro i veri rappresentatnti del popolo italiano liberamente e legalmente eletti.


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3 commenti:

  1. così non saranno più costretti a parlare in italiano, che non conoscono, e potranno parlare nelle loro 2 lingue:
    RUTTI e SCORREGGE

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  2. Legalmente non puo' esistere una "cosa" del genere. Sarebbero passibili di alcune pene meglio specificate nelle leggi, che loro normalmente non rispettano, dalla sommossa a costituzione di gruppo antinazionalista.

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  3. se fossi il nuovo ministro dell'interno farei di piu'.manderei i tornado a bonbardare la sede del parlamento padano.cosi'risolviamo il problema una volta per tutte.

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