29 dicembre 2011

201.1) Malafede e interessi miliardari di pochi Val di Susa.

Malafede e interessi miliardari di pochi in Val di Susa.





Alcuni studenti di una scuola superiore di Trescore ( Bg) hanno visitato in val di Susa  il cantiere della Tav- Treni ad alta velocità -  dove nei mesi scorsi sono avvenuti  scontri tra dimostranti No Tav e forze dell’ordine.
L’obiettivo, dicono i professori che hanno accompagnato i ragazzi, era solo quello di vedere e capire, senza parteggiare per una parte o per l’altra.
Il gruppo ha parlato con una geologa,  ( per sapere se lì le montagne sono veramente piene di amianto, come si dice), con alcuni abitanti del luogo ed anche con alcuni componenti del  consiglio comunale di un paese della vallata.
Tanto è bastato perché un esponente politico locale prendesse carta e penna e si scagliasse contro gli organizzatori della  gita . 
Il politico tira in ballo che in quei luoghi da mesi vengono commessi reati, col ferimento di  centinaia di agenti - (strano a dirsi non cita alcun manifestante ferito, ma si sa che costoro   vivono nell'illegalità e perciò quel che capita loro è insignificante)- e quindi è sconveniente che proprio qui dove c’è un contrasto acceso tra chi si oppone e chi è favorevole alla realizzazione della linea ferroviaria dell’alta velocità, una scolaresca venga portata per cercare di capire le ragioni degli uni e degli altri, anche se questo era proprio il motivo principale della visita.

Per l’esponente politico è scontato che sia nella legalità solo chi è favorevole alla Tav, mentre i contrari sono nell’illegalità.

Eppure è tutto da dimostrare se lo scavo di gallerie in montagne piene di amianto sia legale o se invece non sia la conseguenza di numerosi precedenti illeciti amministrativi e penali  da parte di persone che, informate  per tempo sulla scelta di questo tracciato, mettono a repentaglio la vita degli abitanti di quei luoghi in cambio di guadagni miliardari per loro, i  soliti,  pochi  e corrotti affaristi che hanno a suo tempo acquistato a prezzi ridicoli - (per rivenderli poi a prezzi maggiorati allo Stato) -  i terreni su cui sarebbe poi dovuta passare la linea ferroviaria e che  vedrebbero ora i loro interessi economici  danneggiati se questa venisse o spostata o ridimensionata.
Quindi, cari studenti di Trescore che siete stati sul posto per capire,  adesso vi è un po’ più chiaro chi sia lassù nella legalità e chi nell’illegalità?

Sono forse anche per voi, come per quel politico locale, sempre sporchi brutti e cattivi quelli che cercano di difendersi dagli stati di avanzamento     di scavi di  tunnel ferroviari che porteranno danni e lutti a causa delle esalazioni di amianto che si diffonderanno nella vallata, o invece forse in questo caso sporchi brutti e cattivi sono coloro che in nome del progresso per l’umanità portano avanti i  loro privati calcoli di interessi economici astronomici,  fregandosene delle conseguenze sulla salute della popolazione del luogo?

Io propendo per la seconda che ho detto, perché in quei luoghi la ferrovia c’è già e basterebbe raddoppiarla senza buttare troppi soldi e senza amiantare nessuno per portare comunque anche lì il tanto decantato progresso.
E anche se i treni lì in Val di Susa non potranno correre a trecento all’ora, ma a velocità più umane e più compatibili con l’ambiente, - beh! pazienza!, -  vorrà dire che  ci avranno guadagnato in salute gli abitanti della valle, e per una volta  finalmente  avranno avuto invece qualche perdita i portafogli  dei brutti, sporchi e cattivi speculatori di professione che fanno affari  sulla  pelle degli altri.


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