4 marzo 2012

30.2) L’arroganza del governo Monti sulla Tav.

L’arroganza del governo Monti  sulla Tav.


In questi giorni continuano  le manifestazioni in Val di Susa contro i cantieri della Tav, ma si è finalmente fatto un passo avanti, perché la protesta non è più sull’inutilità dell’opera, oppure sugli spaventosi costi economici e sulla convenienza a realizzarla, ma si è spostata sulla difesa del territorio.
I è inftti saputo sia da parte francese che itakliana, che   manca uno studio sull'impatto ambientale ch un'opera gigantesca com questa   provocherà.
Questo blog ha da sempre sposato questa tesi.
Ha sostenuto che non è lecito scavare una galleria lunga 70 km dentro una montagna piena di uranio o amianto per farvi passare un treno.

Le polveri e le esalazioni che ne sortirebbero, sarebbero dannose e forse letali per le popolazioni che abitano quel territorio, così come,a pochi km. di distanza, a Casale Monferrato, furono letali per migliaia di operai della Eternit il respirare le polveri scaturite dall’amianto che essi lavoravano.

E’ perfettamente inutile che il governo Monti inviti le parti a sedersi attorno a un tavolo per discutere del problema, se contemporaneamente fa sapere che qualsiasi cosa diranno i dimostranti, essa non verrà presa in considerazione,  perché l’ opera della Tav deve comunque essere realizzata perchè così ci ha ordinato l'Europa. Punto e basta.
Ma allora che ci si riunisce a fare attorno ad un tavolo?

I nostri vecchi, i nostri padri che costruirono la ferrovia che ancora oggi attraversa la Val di Susa, la pericolosità di queste montagne ben la sapevano, e difatti hanno accuratamente evitato di scavare lunghe  gallerie in esse.
Hanno costruito una ferrovia che attraversa la valle con una leggera pendenza, e sale, sale lentamente ,sale su su fino al valico per oltrepassarle,  guardandosi bene dal perforarle, queste loro montagne.

Certo la velocità di una simile ferrovia è quel che è , ma il territorio sono stati ben attenti a non violarlo.
Erano forse stupidi questi i nostri antenati?
A quanto pare, nell'intestardirsi a voler realizzare questa Tav , sembra che gli attuali governanti siano convinti che si, i nostri padri erano stupidi.
E invece…. forse la verità è viceversa!

Invece di trattare come insignificanti le ragioni dei dissidenti del movimento No Tav, occorre che il governo si dia  velocemente da fare per riunire attorno a un tavolo o a più tavoli i rappresentanti degli ingegneri, dei geologi, dei chimici, dei tecnici del territorio di ogni orientamento, sia favorevoli che contrari,  per stabilire una volta per tutte ed in via definitiva se lo scavo di queste gallerie sia pericoloso o innocuo per la salute dei cittadini , e poi, nel caso, trovare soluzioni alternative anche spostando il previsto tracciato della nuova ferrovia a decine di km. di distanza, in un tratto di strada potenzialmente meno pericoloso e inquinante.

Questo è il modo di agire che avrebbero dovuto tenere i governi sin qui succedutisi, ed anche l’attuale, senza la presunzione e la superbia di dire, come invece ha fatto Monti: -“Riuniamoci pure attorno ad un tavolo e parliamone; ma sappiate che quanto direte a noi governo non ci farà cambiare idea, perchè voi avete torto , mentre le idee  vere e giuste sono solo le nostre”-

E' strano, veramente strano, che questi esimii professori universitari che attualmente ci governano , non abbiano capito che questo  atteggiamento nei confronti di chi ha opinioni diverse dalle loro  è un modo prepotente e arrogante, che se l’avessero fatto a loro chissà per quanto tempo se ne sarebbero lamentati.

Ma questa prepotenza verbale è per me semplicemente la conferma  di quanto vado sostenendo da tempo, e cioè questo::- “Prendete il più bravo e il più onesto cittadino della vostra zona e mandatelo a Roma con incarichi parlamentari o di governo, e vedrete che in poco tempo non lo si riconoscerà più, perchè  il potere, il denaro, l’arroganza, lo avranno ben presto trasformato in un lupo”.

Perciò cari professori dell’attuale governo, tornate invece sui vostri passi e sulle vostre decisioni e, senza arroganza ma con umiltà, provate a sentire le ragioni degli uni e degli altri, valutatene la ponderatezza e poi prendete alla fine  le vostre decisioni, perché è chiaro che siete stati messi lì apposta per prendere la decisione finale.
Ma abbiate la compiacenza di non prenderci in giro dicendoci che le vostre sole opinioni  sono quelle che contano,  mentre le nostre non valgono niente.

Allora, e solo allora, se avrete agito così con giustizia, il popolo vi seguirà e  sarà orgoglioso di avervi al governo. 


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