Auto blu e auto aziendali
E’ la solita storia.
Le cose basta chiamarle con un altro nome e tutto è risolto. La cosceienza è a posto.
Le cose basta chiamarle con un altro nome e tutto è risolto. La cosceienza è a posto.
Con dei referendum, tempo fa, il popolo
italiano ha deciso di abolire il
ministero dell’agricoltura.
Allora i politici lo
hanno chiamato ministero per le politiche agricole.
In altra occasione gli italiani hanno abolito il finanziamento dei partiti
attraverso soldi pubblici.
Da allora i politici
lo chiamano rimborso elettorale
Adesso è nato un nuovo partito che ha tra i suoi venti punti programmatici anche
il non uso delle auto blu e addirittura la loro abolizione. E' una questione di principio e vi aderiscono i nuovi
puritani , i nuovi fautori della politica.
Si chiamano 5 stelle e hanno preso un sacco di voti alle elezioni e mese scorso.
Bene! Che però siano
coerenti, è il minimo che si chiede loro.
E difatti, non hanno ancora quasi cominciato la loro avventura politica che da sale che erano sono diventati già insipidi.
Uno di loro, in Sicilia,
si fa scarrozzare su e giù, di qua e di là, su un’ auto blu.
Glielo fanno osservare, gli dicono che
sta contravvenendo ad uno dei famosi venti principi a cui ha prestato
giuramento sul web.
Ma no, - dice lui- non è un’ auto blu. È un’auto aziendale……
Si certo, dell’azienda
Italia. E pagata da tutti noi.
Si narra che nel
vangelo stia scritto: “ Se il sale diventa insipido, a nient’atro serve che a
essere gettato via e calpestato”.
Attento, movimento 5 stelle, non hai ancora cominciato e già
le tue regole, i tuoi principi
traballano e tu rischi di diventare insipido perchè francamente, predicare bene e razzolare male è un copione già visto e rivisto ed ha ormai stufato.
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