15 luglio 2013

52.3) il declino di Bondi: da risanatore a raccontatore di cretinerie.





C’era una volta una brava persona, un tecnico affermato che quando c’erano dei problemi veniva chiamato e la  determinazione con la quale affrontava l’incarico  faceva si che  che dove passava lui tutto rifiorisse.
E’ il caso della Parmalat, l’azienda che  stava fallendo con  migliaia di posti di lavoro in  pericolo.
Arriva lui e l’azienda viene risanata ed è tuttora in efficienza economica. 
Però, con il passare del tempo,  man mano che la sua fama di risanatore  aumentava,  si poteva notare come la sua incisività   nelle situazioni critiche che gli venivano sottoposte,  diminuisse   di pari grado.    

Non accortosi di questo declino, ì il governo Monti lo chiamò per incaricarlo di redigere una nota delle cose che con la spending rewiew non si sarebbero più dovute fare.
 A fronte di un previsione di tagli di spese di  10- 20 venti miliardi, il buon Bondi non seppe fare altro che presentare una misera lista di  circa  200 milioni di risparmi, cosa che chiunque di noi avrebbe saputo fare di più e meglio.

Adesso il nuovo governo Letta, fidandosi della sua fama di incorruttibile  funzionario statale,  lo ha nominato   dapprima Amministratore delegato e successivamente Commissario governativo per l'Ilva di Taranto.
In questo stabilimento , dove per decenni si è consumato  impunemente  il più grande inquinamento ambientale mai visto, con la acquiescenza delle parti sociali e politiche, grazie al ricatto della salvaguardia di  migliaia di posti di lavoro, ora che  una indagine epidemiologica commissionata dalla Magistratura ha evidenziato gli eccessi di patologie croniche tumorali diffuse su vasta scala,  ebbene Bondi, o per meglio dire quel che rimane  dell'osannato  gran personaggio che era,   se ne viene fuori a dire che i polmoni degli abitanti di Taranto  se sono ammalati non è per il fumo delle ciminiere  dell’Ilva, bensi per il fatto che i tarantini hanno sempre fumato troppo.

Al che anche agli  ultimi abitanti di Taranto che ancora credevano  nell'innocenza dell'Ilva,  cascano le braccia. 
Ma che cretinerie sta dicendo?
Santo cielo, che declino, quest’uomo. Che parabola discendente!
Dalle stelle alle stalle, come suol dirsi.

Da osannato salvatore della patria a  raccontatore di  ciclopiche fesserie e  tutto questo solo   per riuscire a mantenersi il culo  attaccato ad una piccola poltroncina  di potere.
E speriamo che sia almeno in buona fede, perché è lecito. al sentir raccontare panzane così grosse, iniziare legittimamente a  dubitare  delle sue capacità mentali.


Altri articoli di Casa Ambiente Ecologia

Home page

Nessun commento:

Posta un commento