C’era una volta una brava persona, un tecnico affermato che quando c’erano dei problemi veniva chiamato e la determinazione con la quale affrontava l’incarico faceva si che che dove passava lui tutto rifiorisse.
E’ il caso della Parmalat, l’azienda che stava fallendo con migliaia di posti di lavoro in pericolo.
Arriva lui e l’azienda viene risanata ed è tuttora in efficienza economica.
Però, con il passare del tempo, man mano che la sua fama di risanatore aumentava, si poteva notare come la sua incisività nelle situazioni critiche che gli venivano sottoposte, diminuisse di pari grado.
Non accortosi di questo declino, ì il governo Monti lo chiamò per incaricarlo di redigere una nota delle cose che con la spending rewiew non si sarebbero più dovute fare.
A fronte di un previsione di tagli di spese di 10- 20 venti miliardi, il buon Bondi non seppe fare altro che presentare una misera lista di circa 200 milioni di risparmi, cosa che chiunque di noi avrebbe saputo fare di più e meglio.
A fronte di un previsione di tagli di spese di 10- 20 venti miliardi, il buon Bondi non seppe fare altro che presentare una misera lista di circa 200 milioni di risparmi, cosa che chiunque di noi avrebbe saputo fare di più e meglio.
Adesso il nuovo governo Letta, fidandosi della sua fama di incorruttibile funzionario statale, lo ha nominato dapprima Amministratore delegato e successivamente Commissario governativo per l'Ilva di Taranto.
In questo stabilimento , dove per decenni si è consumato impunemente il più grande inquinamento ambientale mai visto, con la acquiescenza delle parti sociali e politiche, grazie al ricatto della salvaguardia di migliaia di posti di lavoro, ora che una indagine epidemiologica commissionata dalla Magistratura ha evidenziato gli eccessi di patologie croniche tumorali diffuse su vasta scala, ebbene Bondi, o per meglio dire quel che rimane dell'osannato gran personaggio che era, se ne viene fuori a dire che i polmoni degli abitanti di Taranto se sono ammalati non è per il fumo delle ciminiere dell’Ilva, bensi per il fatto che i tarantini hanno sempre fumato troppo.
Al che anche agli ultimi abitanti di Taranto che ancora credevano nell'innocenza dell'Ilva, cascano le braccia.
Al che anche agli ultimi abitanti di Taranto che ancora credevano nell'innocenza dell'Ilva, cascano le braccia.
Ma che cretinerie sta dicendo?
Santo cielo, che declino, quest’uomo. Che parabola discendente!
Dalle stelle alle stalle, come suol dirsi.
Da osannato salvatore della patria a raccontatore di ciclopiche fesserie e tutto questo solo per riuscire a mantenersi il culo attaccato ad una piccola poltroncina di potere.
E speriamo che sia almeno in buona fede, perché è lecito. al sentir raccontare panzane così grosse, iniziare legittimamente a dubitare delle sue capacità mentali.
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