25 dicembre 2013

98.3) Il pensiero di un padre a Natale per la figlia lontana.

Il pensiero di un padre a Natale per la figlia lontana.



Sono ormai 5 anni che
te ne sei andata da casa
piena di rancore verso di me
e sono stati per me
cinque anni tristi.

Le uniche tue notizie
le ho avute
tramite  tue denunce
dalla Questura, dai Carabinieri, dal Tribunale.

Tu pensi che io sia un mostro,
e  che ti abbia rovinato la vita.

Tu affermi a queste Autorità che io ti seguo nell'ombra,
e ti perseguito,
e parli di  squilli di telefono,  
 di affitti,  di romeni,
di ferretti e  di muffe ad agosto.
Ma cos'è questo?
Ma quando mai?

Io sono tuo padre
e la tua felicità mi sta a cuore più della mia.
Il rispetto per le tue scelte di vita
è per me un dovere sacrosanto.

Per questo,  per non disturbarti,
nei cinque anni,
 in tutto ti ho mandato  cinque sms di auguri a Natale
e cinque a Pasqua.

Non so niente di altre cose,
 e non so neppure
se questi messaggi li hai ricevuti 
perché nel frattempo potresti aver cambiato il telefonino.

Cinque anni.

Tra te e tua sorella minore
cinque anni  ci sono di differenza di età
e mentre lei ancora non c’era
cinque anni di amore
tutti per te
io e la mamma
ti abbiamo donato.

Adesso  che
a causa della tua assenza
cinque anni anche a lei ho donato
siete pari nel tempo d'amore.

Quindi torna
e ci farai felici.
C’è una canzone dei Cugini di Campagna che dice:
-"nella stanza tua
c’è ancora il letto come l’hai lasciato tu" -
e nel tuo caso è vero.
 Il letto forse no
perché è stato rifatto
ma la  tua cameretta è  ancora piena dei tuoi ricordi,
dei tuoi gingilli,
ed è a disposizione tua e del compagno che ti sei scelta.

Anzi, tutta la casa è a vostra disposizione,
se volete,
se  lasciando da parte i vostri rancori verso di me e la sorella
 vorrete tornare.
Io sono pronto a lasciare la casa a vostra disposizione
e a farmi da parte.

Con tutta la modestia del caso,
anche se il paragone è avventato, 
io mi  immedesimo in quel Padre della parabola
che  scruta l’orizzonte
per essere il primo a vedere se il figlio torna,
e per preparargli una grande festa.

Oh! quanto vorrei
in questo giorno di Natale avere vostre buone notizie.
Uno squillo, uno solo, che mi dicesse:
"ciao Papà, Buon Natale  e ci rivedremo presto.

E poi, nell'anno nuovo,
ci ritroveremo,  tu ,  io  e il mio compagno,
mia sorella  col marito e i suoi figli,
in pizzeria una sera
e ci abbracceremo tutti
 finalmente riconciliati e pieni di reciproco amore.

E non  parleremo più di Questure, di Carabinieri e di Procure,
di ferretti, di muffe e di squilli
ma  faremo festa 
finalmente uniti come non mai".

Cara figlia mia lontana
queste due righe  sono l'augurio di Natale 
che faccio a te, al tuo compagno,
e pure a me.



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