9 maggio 2014

38.4) Gli ultras atalantini manovrati d un gruppo di facinorosi.

Gli ultras atalantini   manovrati d un gruppo di  facinorosi.




In questi giorni si parla tanto di ultras   di Roma, di Napoli, di Firenze.
Nel bene e nel male.
Di quelli di Bergamo  a  nessuno importa niente.
Non li caga nessuno, e allora, ragazzi,   qui bisogna darsi da fare.
Nelle menti  dementi dei capi curva ultras atalantini spunta allora l’idea di boicottare la prossima partita Atalanta – Milan.
Questa partita non s’ha da fare, dicono.
Dobbiamo impedire che  venga giocata,  che le squadre scendano sul terreno di gioco, e allora sì che parleranno di noi, alla radio, ai Tg,  sui giornali e in ogni bar d’Italia.
Forza, prepariamo le magliette con le scritte più strampalate che si possano immaginare, che quella di  "a’ Carogna"  farà ridere tanto era innocua al confronto.
Prepariamo spranghe di ferro, bastoni,  catene e quant'altro è necessario per impedire lo svolgimento della partita e che tra noi e  gli odiati poliziotti sia guerra, ma guerra totale.

Purtroppo  per la città di Bergamo e per la società sportiva Atalanta,  questi   capi facinorosi possono contare su una massa di  tifosi ultras   dalle menti ancora più piccole dei loro capi curva,  disposti a seguirli  in ogni atto teppistico che questi decidano loro  di proporre.
E così’ la partita Atalanta. Milan di domenica prossima, da partita   anonima di due squadre di calcio  di media classifica,  diventerà occasione di guerriglia urbana per la vanità   mediatica di apparire di alcuni  personaggi  che nella vita di tutti i giorni sono dei falliti.
E ci saranno   devastazioni e paura in tutta la città.

Da notare che uno di questi capi facinorosi, tal Belotti, , leghista ( o ex leghista  perché personaggi come lui  cambiano partito ad ogni stormir di fronda),  è candidato alle elezioni comunali  per diventare sindaco  di Bergamo: la sua campagna elettorale la fa  incitando la curva Nord alla violenza, e magari chissà quanti voti prenderà.

Io per me lo metterei in galera  da subito per incitamento alla violenza, altro che farlo sindaco, così dando un segnale che la partita si svolga regolarmente, nella  placida monotonia  calcistica di due squadre che nulla ormai hanno da chiedere alla classifica.


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