Hanno dei diritti i
fanatici religiosi?
Riferendosi al fatto che milizie
fanatiche dell’Islam agli ordini
del Predicatore Al Baghdadi autoproclamatosi Califfo
discendente da Maometto, stanno invadendo l’Irak e la Siria per
fondare lo Stato islamico Irak - Siria (Isis), e nel loro fanatismo uccidono e massacrano uomini, donne , e bambini colpevoli solo di non
voler aderire alla
loro religione, il Papa ha recentemente pronunciato le seguenti parole che hanno fatto
specie e suscitato molti
interrogativi :
“… dove c’è un’aggressione ingiusta posso solo dire che è lecito fermare l’aggressore ingiusto,sottolineo il verbo, dico fermare, non
bombardare o fare la guerra:
“ Quanto ai mezzi con
i quali fermare l’aggressore ingiusto dovranno essere valutati “ volta per
volta.
“E tuttavia, - ha continuato Papa Francesco – bisogna stare
attenti perché con la scusa di fermare l’aggressore, in passato molte Potenze
hanno fatto una vera e propria guerra di conquista, e perciò una sola Nazione non può giudicare
come si ferma l’aggressore”.
Papa Bergoglio con queste parole ha voluto ricordare come dopo
la seconda guerra mondiale sia nata l’idea della Organizzazione delle Nazioni Unite (
O.N.U) e come solo questa organizzazione comunitaria sia quindi legittimata ad intervenire .
“ Ed è quindi là, nel palazzo dell’Onu, che si deve discutere sul “ come facciamo a fermare chi
aggredisce ingiustamente gli altri”.
Ma dopo questa linea di principio che finora era quasi accettata da tutti e non
faceva certo scandalo a nessuno, se non a coloro che sono sempre e
per principio contrari a qualsiasi cosa non sia il loro benessere personale e
la loro pancia piena, il Papa ha aggiunto
alcune parole “fondamentali”, nelle quali egli delinea
diritti e doveri delle due parti in conflitto.
Ed eccolo quindi dichiarare che “Fermare l’aggressore ingiusto è un diritto dell’umanità, ma è anche un diritto che ha l’aggressore di essere
fermato perché non faccia il male:”
Quindi,secondo il massimo rappresentante della la religione cattolica, è giusto che venga fermato e reso privo di
forza, con mezzi accettati e condivisi dalla
maggioranza delle Nazioni partecipanti all’Onu, il nemico che
conquista e uccide senza pietà popolazioni inermi al solo fine di
ingiustamente arrecare a qualcuno dei vantaggi
economici o territoriali.
E questo finora lo si
sapeva e non faceva.
Ma la pietra dello scandalo del ragionamento del Papa,
quello che ha fatto impazzire i benpensanti e le mezze cartucce dei mondo filosofico internazionale, sta in quel ”
diritto che
ha l’aggressore di essere fermato”.
Ma come? Finora si
pensava che un aggressore non avesse diritti, ma avesse solo il dovere di smetterla di aggredire e di ritirarsi, obbligato a ciò con le buone o le cattive maniere.
Invece adesso si scopre che ha anche dei diritti, e che cioè rientra nei suoi diritti di
aggressore che porta ingiustizia agli
altri, che qualcuno intervenga e lo
faccia fermare, sia pure con metodi
leciti e sanciti dal’Onu .
Questo vuol dire che
se la Comunità delle Nazioni, per proprie ragioni o dissidi interni , non trova
il modo di intervenire, e lascia mano libera all'aggressore ingiusto di
conquistare territori e sterminare popolazioni, essa si rende altrettanto e forse ancor di più colpevole di esso, perché,
oltre a contravvenire al proprio dovere di far cessare l’ingiustizia nei confronti delle popolazioni
vessate, essa stessa Organizzazione ha
anche fatto in modo di non tener
conto del diritto che aveva l’aggressore
di essere contrastato.
Il quale forse non chiedeva altro, anche perché forse , qualcuno, al suo interno cominciava a dubitare del suo
stesso fanatismo.
Ed è il caso del vice Presidente del Centro culturale
islamico di Bergamo che contesta gli estremisti
e i fanatici religiosi che professano e
predicano posizioni islamiste basate sulla jihad, cioè la guerra santa per la diffusione della religione del Profeta e la conversione forzata all’islam.
.
.
“Questi non sono buoni musulmani- egli dice – ma, in una metafora calcistica, sono come
quelli che credono di
essere buoni tifosi della loro
squadra solo perché vanno allo stadio a
lanciare pietre e a inveire, mentre i
veri tifosi semplicemente vanno là per godersi la partita e il bel
gioco in santa pace.
Per me non si tratta di Islam quando si parla di guerra,
di decapitazione di giornalisti, di rapimenti di volontarie o di Stato Musulmano da diffondere con la
forza in tutto il mondo.
Se qualcuno di questi estremisti fanatici è in grado di
dirmi dove e come e quando il Profeta Maometto abbia indicato certe iniziative guerresche da prendere ,
allora studierò, ma sono certo che
non sono in grado di indicarmi nè il dove nè il come e quando, non credo proprio.
Naturalmente essi sono liberi di sentirsi dei veri
musulmani, ma l’insegnamento dl Profeta
non è proprio così”.
Ed è proprio partendo dal dialogo con questi Imam non violenti e pacifisti che il mondo può sperare di evitare di entrare in una fase di guerre religiose causate dalla sete di conquista di fama, notorietà, potere e ricchezza da parte di pochi fanatici pronti a scaricare sui poveri cristi di tutto il mondo che già hanno la loro croce quotidiana da portare, altre violenze, ingiustizie e soprusi, con la scusa di supposti comandi divini, che per esperienza sappiamo essere castronerie.
Ed è proprio partendo dal dialogo con questi Imam non violenti e pacifisti che il mondo può sperare di evitare di entrare in una fase di guerre religiose causate dalla sete di conquista di fama, notorietà, potere e ricchezza da parte di pochi fanatici pronti a scaricare sui poveri cristi di tutto il mondo che già hanno la loro croce quotidiana da portare, altre violenze, ingiustizie e soprusi, con la scusa di supposti comandi divini, che per esperienza sappiamo essere castronerie.
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