La giustizia malata : le mutande di Vallanzasca e l'occupazione abusiva di case abitate.
Alcuni giorni fa in
un supermercato è stato arrestato per furto Renato Vallanzasca.
Per chi non ne conoscesse le male imprese, diremo
solo che costui era stato condannato a suo tempo alla pena di
4 ergastoli.
Egli quindi avrebbe
dovuto stare in carcere almeno fino all’anno
2050.
Invece nel 2014 era in giro
per Milano a tranquillamente
rubare mutande nei supermercati.
Perché era libero?
Chi lo ha rimesso in libertà prima del fatidico anno 2050?
Egli era in libertà per la combinazione schifosa di
leggi permissive e stupide che
tutelano di più i mascalzoni e i delinquenti che non i poveri
cristi che sbagliano magari a
compilare un modulo per la denuncia delle tasse
o rubano due banane per fame.
Ma in Italia le leggi della giustizia vanno così perché c’è qualcuno che evidentemente vuole che vadano così.
2) Guai a te se esci di
casa. Al ritorno te la potresti trovare abusivamente occupata.
In Italia sta
prendendo sempre più piede uno strano e triste fenomeno, quello della
occupazione abusiva di case regolarmente
abitate.
Per le case vuote e sfitte e abbandonate al degrado delle periferie urbane , in particolar modo per i palazzoni delle case popolari o simili e per gli ex capannoni industriali dismessi , l'occupazione abusiva da parte di sbandati o bisognosi è cosa in atto da diversi anni e non meraviglia più nessuno .
Ma qui si vuole parlare del fenomeno per il quale se tu a ad esempio
Per le case vuote e sfitte e abbandonate al degrado delle periferie urbane , in particolar modo per i palazzoni delle case popolari o simili e per gli ex capannoni industriali dismessi , l'occupazione abusiva da parte di sbandati o bisognosi è cosa in atto da diversi anni e non meraviglia più nessuno .
Ma qui si vuole parlare del fenomeno per il quale se tu a ad esempio
esci di casa per andare, che so, all'edicola a prendere il giornale, al tuo ritorno potresti
avere la sgradita sorpresa di trovare il tuo appartamento occupato da qualcuno che se ne è impossessato ed ha deciso
di venirci a vivere con tutto il suo nucleo familiare.
Impedendoti di entrare, se ne stanno lì tranquillamente e come fosse la cosa più naturale del mondo, ad usare la tua cucina, il tuo gas, il tuo frigorifero,
a pigramente sdraiarsi sul tuo divano, a
dormire nel tuo letto , a usare il tuo bagno e
la tua doccia, e insomma a fare tutti i loro porci comodi in casa tua, in quello spazio che fino a mezz'ora prima consideravi il luogo della tua privacy, e
del tuo status symbol sociale.
Maledetto il momento in cui sono uscito a prendere quel bugiardino
di un giornale, per le notizie del menga
che riporta, poi.
Non ti servirà a
niente chiamare a testimoni i vicini di
casa per
farti dare man forte per scacciare gli intrusi: non sono affari nostri, ti diranno,
arrangiati.
E va bene, non mi resta che chiamare i carabinieri perché facciano sgomberare gli abusivi.
Detto, fatto! Ma i carabinieri sono impotenti : non possiamo usare violenza su uno che tranquillamente se ne sta lì in casa sua a farsi gli affaracci
suoi.
Ci vuole un’ ordinanza del giudice per lo sgombero.
E va bene, finora ho
fatto a meno degli avvocati ma adesso me ne nomino uno e lo vado a cercare al suo studio e gli spiego la faccenda. La faccenda è grave, dice
lui, ma ci vuole del tempo per ottenere
dal giudice l’ordinanza di sgombero.
Bisogna prima che tu gli dimostri che effettivamente sei il legittimo proprietario
di quella casa, con gli atti notarili e la visione e delle bollette e
delle cartelle esattoriali regolarmente pagate che però, maledizione a te, hai lasciato all'interno di un cassetto del
comò, con alcuni denari di riserva, dentro la casa nella quale ti impediscono di entrare.
E allora, ragazzo mio, la faccenda si allungherà ancora di
più e le spese sono tante e se tutto
va per il verso giusto tra
qualche anno tu otterrai la sentenza di reintegro nella proprietà di casa tua.
Ma nel frattempo ti devi accontentare, ti devi far forza
e vedere di sistemarti presso qualche
parente generoso.
Si avvocato, certo, se il cuore mi regge però: perché alla mia età
questi sono colpi bassi che non si augurano neppure al peggior nemico.
Se tutto va bene allora, come giustamente si augura il mio avvocato, avverrà che io, dopo le
tre sentenze a me favorevoli dei tre
gradi di giudizio, forse tra venti o trent’anni o giù di lì, io allora, dall'aldilà potrò cacciare uno sguardo sulla mia ex casa e potrò forse vedere i miei eredi prenderne finalmente possesso, ma ahimè
quella non è più una casa, è un rudere, un cumulo di macerie che l’incuria degli abitanti abusivi ha
ridotto così.
Ma me ne dovrò stare anche allora tranquillo e sereno perché alla fine la giustizia ha vinto e i miei eredi sono stati reintegrati nei loro diritti.
Viva l’Italia e viva la giustizia malata di questo Stato.
Nessun commento:
Posta un commento