Panettoni, pandoro, biscotti e merendine all’olio di palma almeno in
queste Feste sono da evitare perchè
nocivi.
Avendo recentemente letto
da qualche parte come nei cibi l’uso
dell’olio di palma sia dannoso per la
salute, ho preso l’abitudine nel
mio solito supermercato di fiducia di dedicare qualche istante a leggere le
etichette dei vari cibi
confezionati per valutarne
i componenti chimici.
Ebbene, si può dire
che tra merendine, biscotti, panettoni , pandori, creme di cacao , nutelle e cioccolate varie,
il 99,99% dei cibi contengono questo
famigerato olio di palma.
Addirittura persino nei prodotto biologici e nel latte in
polvere per i bambini.
Eppure secondo alcuni studi l’olio di palma, pur non essendo ancora considerato
tra i “composti velenosi nocivi
per l’uomo” è comunque un olio che è meglio evitare, in quanto è classificato come "un inutile surplus alimentare di grassi nocivi".
Quest’olio ha le stesse calorie dell’olio di oliva ma
contiene una quantità di grassi
paragonabile a quella del burro, e
purtroppo si tratta di grassi
saturi cioè nocivi al sistema cardiocircolatorio umano.
E’ un olio che , seppure allo stato grezzo non faccia male, diventa purtroppo malefico perché si trasforma in
acido palmitico quando viene aggiunto e
raffinato come durante la lavorazione dei prodotti alimentari.
Pertanto l’olio di palma ,
così come qualsiasi altra fonte
di grassi saturi tipo il burro, l’olio di cocco , lo strutto etc. dovrebbe essere usato con moderazione ,
in quanto la presenza in esso di acido palmitico, lo rende dannoso per la salute delle arterie,
per il diabete, e in genere per tutti i
rischi legati all'obesità e alle patologie cardiovascolari, cioè a quanti abbiano problemi di salute connessi con l’aumento dei
grassi saturi nel sangue e l’innalzamento
del tasso di colesterolo cattivo.
E bene quindi per tutti limitarne l’assunzione: la dose di olio di palma giornaliera entro cui contenersi è pari ai 4 grammi
che sono presenti, ad esempio, in
50 grammi di biscotti.
E in cucina, per uso
domestico l’olio di palma non dovrebbe mai essere utilizzato, ma per fortuna difficilmente lo si trova in commercio nei negozi e nei supermercati, essendo
commercializzato solo in grandi quantitativi
presso i grossisti alimentari.
La domanda che viene spontanea a questo punto è: - perché pur sapendo che è così dannoso per l’uomo, esso
venga ugualmente abbondantemente impiegato nella preparazione
industriale di quasi tutti i cibi?
Ed anche: - ma perché le
industrie non usano altri oli più salutari?
Quest’olio ha
purtroppo due caratteristiche che lo rendono invitante per le industrie della catena alimentare e cioè ha un
costo più basso rispetto ad altri tipi
di oli ed è più resistente degli altri
oli alla temperatura e alla luce.
I cibi confezionati con aggiunta di olio di palma cioè si
conservano più a lungo nelle confezioni di quelli con aggiunta di altri oli
alimentari come l’olio di oliva o di semi di girasole i quali, pur rendendo i cibi più adatti alla digestione, hanno però una scadenza più limitata nel tempo.
Gli industriali alimentari allora, per motivi puramente economici
e di montagne di soldi da guadagnare preferiscono
infarcire di olio di palma i loro prodotti che così dureranno per lungo tempo negli
scaffali dei supermercati, piuttosto
che badare alla genuinità
di quanto mettono in
commercio e alla salute pubblica.
Alla quale, essi dicono, ci penseranno le industrie farmaceutiche , le quali ben volentieri lasciano fare perché, a loro
volta, possono incrementare i guadagni immettendo sul mercato dei
medicinali adatti a contenete e limitare
i danni provocati dall'olio di palma.
E tutti così sono felici e contenti, tranne i poveri consumatori, che immettono nel loro stomaco dei veleni senza
neppure sospettarlo e poi vanno
dal medico per farsi rilasciare ricette
per acquistare in farmacia le
pastiglie per contenere i danni alla salute.
Ma la catena malefica
può proprio dai consumatori essere spezzata, in quanto, una volta resisi conto dei danni provocati dall'olio di palma, essi possono
iniziare a boicottare e a non più acquistare i prodotti che lo contengono, mettendo in crisi i produttori.
Perciò, già da queste Feste di Natale e Capodanno, rifiutiamoci di spendere i nostri soldi per l’acquisto
di panettoni, di pandoro, di biscotti,
merendine , nutelle, prodotti biologici e latte in polvere per i bambini che contengano la diciture di "Oli vegetali raffinati o non idrogenati" (-che
vuol dire di palma -) e diamo invece fiducia a quelle ditte che usano
veri oli alimentari come quello di oliva o di semi di girasole.
Inoltre, l' acido palmitico (olio di palma) reichede almeno 4 volte piu` energia per essere digerito che l acido stearico (burro).... causando quindi problem di digestion, sonnolenza ed anche mal di testa..... Poi, enormi estensioni di foresta tropicale vengono disboscato per creare piantagioni di palme da olio... con grave danno ecologico e strage di animali, inclusi Orangutani....
RispondiEliminaSalve, volevo segnalare questo sito che propone dolci tutti fatti esclusivamente con olio extravergine di oliva.
RispondiEliminahttp://www.dolciperintolleranti.it/categoria-prodotto/dolci-senza-lattosio/
Volevo segnalare che anche il panettone classico la favorina venduto al Lidl è senza olio di palma
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