Dopo il massacro dei giornalisti di Charlie Ebdo alcune cose ci sono ora più chiare.
- - Anzitutto che il diritto di critica e di satira non può diventare diritto di offesa, perché non c’è mai stata, non c'è e non ci potrà mai essere la libertà di offendere gli altri o di insultarne i principi morali o religiosi.
- - Che chi non rispetta questa regola basilare di civiltà deve subirne le conseguenze attraverso procedimenti di giustizia legale.
- - Che il ricorso alla violenza privata deve essere sempre e da tutti condannato, perché non c’è offesa alcuna che giustifichi l’uccisione dell’offensore da parte dell’offeso.
Da questa parte del
mondo forse non tutti avevano chiaro il concetto, ma ora pare che la lezione sia stata capita e, per la convivenza civile e pacifica tra i popoli, speriamo che lo capiscano in fretta anche quelli dell’Isis e tutti quelli c he si credono in diritto di raddrizzare le sorti del mondo e di ripararne le ingiustizie attraverso il ricorso alle armi.
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