In Italia non tutti hanno gli stessi diritti.
In teoria tutti dovrebbero avere gli stessi diritti ma di fatto
alcune persone non hanno la facoltà o la possibilità di esercitarli.
Un esempio eclatante è l’ingiustizia della legge sulla cittadinanza italiana.
Il caso è stato sollevato da una cittadina albanese che vive regolarmente in Italia da molti anni e che ha scritto tempo fa al sito online stranieriinitalia.it :
“Mio figlio è nato qui in Italia e ha appena compiuto 18 anni e purtroppo è affetto dalla sindrome di down. Può diventare cittadino italiano entro il compimento del suo diciannovesimo compleanno? Posso presentare io per lui la domanda al Comune di residenza?”
Implacabile la risposta della legge italiana: no, la domanda sarà respinta, perché la nostra legge non considera un ragazzo down idoneo a presentare la richiesta.
Il motivo? Per legge le persone down sono incapaci di intendere e di volere.
Spiega l’avvocato legale della Lega per i diritti delle persone con disabilità:
“Lo scoglio sta nel giuramento, passaggio imprescindibile quando si vuole ottenere la cittadinanza per un diciottenne straniero nato in Italia.
Si tratta di un atto personalissimo e dunque nessuno, neanche il genitore o un amministratore di sostegno nominato dal Tribunale, può pronunciarlo per conto di un figlio o di un tutelato. Purtroppo la legge è così e non ci si può fare niente.
E invece se solo qualcuno lo volesse, tutto si potrebbe fare, a cominciare dalla presentazione di un progetto di legge che sostituisca quella attuale sbagliatissima che considera il down come una persona con meno diritti degli altri, al punto da non poter essere tutelato neppure dal genitore esercitante la patria potestà, o da un tutore nominato dal tribunale.
E che cazzo!!!
Io sono sempre dell'idea che se invece del caso del down sopra considerato, si fosse trattato del figlio di una persona influente o di un personaggio politico, questa legge già da tempo sarebbe stata cambiata.
------Il succo della notizia è stato tratto tratto da un articolo di Stefano Pasta sul Corriere della sera.it e rielaborato dal sito Amici in Allegria.blogspot. it
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