Avere dei bambini è forse
 un diritto?
 
 
 
 
 
No, questo diritto non c’è, perché avere dei bambini è un dono della Natura, la quale solo dietro compimento di certi atti sessuali e con determinate idoneità fisiche , fa in modo che possa essere generato un altro essere umano. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ognuno di noi, per il semplice
fatto di esistere ha dei diritti.
       -Il
diritto di esistere
      - il
diritto di pensare, di avere delle opinioni
     
  -il diritto di essere libero, di poter decidere liberamente delle
proprie azioni
       
 -etc.etc  come illustrato  nella  dichiarazione Universale
dei diritti umani  delle Nazioni Unite.
Tra tutti questi diritti, c’è
forse anche quello di  poter  avere dei bambini?
No, questo diritto non c’è, perché avere dei bambini è un dono della Natura, la quale solo dietro compimento di certi atti sessuali e con determinate idoneità fisiche , fa in modo che possa essere generato un altro essere umano.
Oltre al compimento di certi
atti sessuali, ed alla idoneità fisica,  la Natura ha  inoltre
stabilito  che il fatto di generare dei bambini sia anche  un atto di
libera scelta, perché non tutte le coppie  sono desiderose di mettere al
mondo dei figli.
 La Natura vuole che , per
la procreazione ci sia l’accoppiamento  degli spermatozoi maschili con i
gameti femminili, e quindi   le coppie che  non  compiono
questi atti sessuali richiesti,  come accade  nelle coppie gay
maschili o femminili,   non sono  idonee fisicamente  ad
 avere  figli. 
Lo stesso avviene nelle coppie
sterili, dove l’unione  tra il seme maschile e l’ovulo femminile, 
incontra delle difficoltà e non realizza la procreazione.
 Se l’avere dei bambini
fosse un diritto di coppia,  a tutte le coppie  eterosessuali sterili
che  lo desiderano,   andrebbero per legge   assegnati
 dei figli, ed allora questo diritto andrebbe giustamente esteso anche
alle coppie  naturalmente sterili formate da gay o lesbiche.
Ma  procreare dei figli
diritto non è,  o per lo meno per la Natura  non lo è ancora,  e
quindi, così  come le coppie etero sterili, se pur con dolore, hanno da
sempre accettato   la loro  mancata condizione
 genitoriale,  non si capisce perché invece alle coppie gay  si
dovrebbe per legge  riconoscere questo diritto .
Con l’avanzare della ingegneria
genetica però oggi,  di fatto,  si possono  procreare degli
esseri umani , ma qui si è di fronte ad una  violazione della  legge
naturale  e la cosa  può essere vista da ognuno di noi  con
favore o con trepidazione, come miglioramento della  qualità  di vita
del genere umano, o come aberrazione e arretramento e imbarbarimento culturale.
Tornando però  ai
diritti  in materia di genitorialità, si può constatare  come
 alle coppie etero sessuali  sia permesso  di avere  in
adozione dei figli,  e quindi non si capisce perché lo stesso non possa
avvenire per le coppie gay.
Questo è un  ragionamento
 che esula dall'argomento di questo post,  nel quale
si voleva solo dimostrare come  l’avere dei figli non sia per forza un
diritto naturale  acquisito.
Sull'adozione la
legge  c’entra poco con la Natura.
Le leggi sono fatte dagli
uomini  e  possono  permettere o vietare  certi
comportamenti, perché  le norme stabilite  dipendono  dai tempi
e dalla maturità   sociale e intellettuale dei  legislatori e  della
popolazione.
 Cose vietate mille anni
fa oggi sono  perfettamente lecite.
Quindi sull'adozione ,
purché si tenga conto dei diritti   dei bambini adottandi, e sia
comunque sempre vietata la pratica abominevole dell’utero in affitto 
(cioè il generare figli  per poi   rivenderli per denaro al
miglior offerente),  nulla esclude che  col tempo anche le
coppie  non eterosessuali  possano accedere alla genitorialità ,
secondo  modalità  non pasticciate e magari  ottenute sotto la
spinta di una emotività  popolare volutamente creata  ed interessata.


Nessun commento:
Posta un commento