23 settembre 2016

Fertility day del cavolo, ovvero: " donne state a casa e tornate a fare le casalinghe".





Fertility  day del cavolo, ovvero "donne state a casa e tornate a fare le casalinghe".




Il 22 /09 scorso, cioè ieri,   è  stato dichiarato dal Ministero della Salute come  “giorno della fertilità”.
In pratica  per quella data gli italiani tutti sono  stati invitati a darsi da  fare per procreare dei figli.

Ma che cavolo interessa ai nostri governanti il mettere il naso perfino nelle faccende più intime di una coppia?

E pensare che  solo fino a qualche mese fa il comportamento del governo  era semplicemente quello di  legiferare per favorire le coppie omosessuali , facendo approvare la legge sulle Unioni civili e   garantendo il carcere a vita  a chi avesse fatto anche un  solo  semplice pensiero di omofobia.

Adesso invece il Ministero della Salute vuole sensibilizzare giovani e meno giovani a fare figli, e farli presto, che la clessidra del tempo scorre rapida,  come se il mondo in cui vivono donne, uomini, giovani e meno giovani coppie, fosse già arredato a misura di famiglia.

Dice  quindi il Ministero della Salute che se l’Italia sta diventando un Paese di vecchi,  la colpa è  vostra  coppie eterosessuali italiane che non fate il vostro dovere  e non date dei figli alla Patria.
Insomma “Datevi  una mossa! Non aspettate la cicogna”.

Sembra di sentire riecheggiare quanto detto nel ventennio fascista dal duce  Mussolini, che invitava gli italiani a fare figli, perché  da grandi questi avrebbero  infoltito l’esercito italiano garantendo così alla Patria grandezza e successi militari mondiali.  

Certo che nel 2016, con la tecnologia avanzata e   attraverso una  massiccia campagna pubblicitaria sui mezzi di comunicazione, si fa presto a programmare un evento per una certa data, ma bisogna vedere poi se  questo evento  si riveli utile alla popolazione,  e purtroppo è proprio questo che ha  generato numerosi dubbi sulla capacità intellettiva dei nostri attuali governanti.

Perché  evidentemente nessuno nel governo si è ancora reso conto che ancora oggi  l’ Italia NON è un paese per donne. 
A meno che esse non decidano di fare le casalinghe a tempo pieno.

 I dati dell’Istat e dell’Inail rivelano certamente un aumento della partecipazione femminile al mercato del lavoro (tre milioni in più rispetto a 35 anni fa)  ma mettono anche in evidenza un dato incontrovertibile: una donna  su due non lavora. 
Nel Sud Italia , addirittura, la partecipazione al lavoro scende al 27%, quindi il 73% non lavora...

Oggi che le Aziende vanno male e licenziano,  le mamme sono le prime a perdere il lavoro, nessuno le assume più, non hanno il part-time garantito e quelle poche che ancora lavorano, per gli impegni conseguenti alla  maternità sono  considerate delle cattive lavoratrici .

L'impressione  generale che questa campagna del "Fertility day" suscita in molte persone  è quella di un subdolo intento  per cercare di riportare al suo naturale posto secondario  la donna: 
 -Le donne devono fare  più figli,  
 -Le donne devono tornare ad essere gli angeli del focolare, 
 - Le donne devono, in questi anni di crisi in cui di lavoro ce n’è poco e neanche per tutti ,   starsene  fuori dal mercato del lavoro  perché così  vogliono le attuali nostre politiche  sociali che penalizzano chi ha figli e mettono sulle spalle delle donne la gestione di alcuni squilibri  sociali  come la carenza  degli asili nido, la custodia dei figli , il loro  accompagnamento a scuola e relativo ritiro per il rientro a casa. ecc ecc.

 Quindi: "Tornate a casa, donne, riprendete a fare le casalinghe senza alcun sostegno economico, badate ai vostri figli   ma soprattutto liberate posti di lavoro e lasciate perdere  carriere e responsabilità, che competono di più ai lavoratori maschi ".

P.S.


Ma davvero al governo  nessuno si chiede   perché mai una coppia ,in tempi di crisi economica come l’attuale,   dovrebbe mettere al mondo dei figli?

Se non si lavora, dove si potranno  trovare i soldi per mantenere i figli, per  pagare le rette dell’asilo,  per farli diventare grandi e   per  mandarli all’università,  con il rischio concreto  poi di  disoccupazione  o di espatrio per trovare lavoro?  E come convincere le banche a rilasciarti    un nuovo mutuo per ingrandire  e arredare l’appartamento?

L’Italia purtroppo in tutti questi eventi sociali è ultima in classifica  nelle graduatorie europee  e quindi  i genitori italiani, che sono meno stupidi di quel che il governo crede, si guardano bene dal mettere al mondo dei figli, destinati, per le carenze dello Stato e le  subdole iniziative del governo, a  crescere e vivere in un mondo di  eterna infelicità.


Dunque se si vogliono  ancora  programmare degli inutili fertility days, bisogna prima  di tutto rimuovere le cause  che ostacolano   la nascita e la crescita dei figli, e rendere l’Italia un Paese meno  drammatico dal punto di vista sociale.  

E allora tu, governo del cavolo: 
smettila di ficcare il naso nella sfera privata dei tuoi cittadini e lascia che  ognuno di noi  faccia un po’ quel che vuole  della sua vita, finché le sue azioni non nuocciono agli altri.

Tu, governo, 
 mettiti invece di buona lena  a fare  la tua parte, dando condizioni di  vita sociale  dignitosa  a tutti, creando asili nido,  garantendo  diritti civili,  facendo funzionare  sanità, istruzione , trasporti , cultura e  opportunità di lavoro per ognuno,  evitando gli sprechi della burocrazia e  della corruzione, e facendo in modo che le tasse e le imposte non siano  più  un peso eccessivo  sulle spalle dei cittadini,  ma  semplicemente  il giusto corrispettivo per i servizi sociali garantiti.

E lascia che della nostra privata fertilità,  ognuno di noi se ne occupi come cazzo vuole, che quelli che mettono il naso nel buco della serratura della nostra camera da letto, una volta li chiamavano guardoni sessuali e di loro c'era (e c'è)  poco da fidarsi.




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