6 dicembre 2016

La nuova legge elettorale io la vorrei così


Le regioni italiane sono 20 e raggruppano 103 provincie.

Con la nuova legge elettorale  ogni provincia ha diritto ad un deputato e ad un senatore.
Se vengono create delle nuove provincie bisogna, alla successiva tornata elettorale,  eleggere  anche i relativi deputato e senatore.

Pertanto la Camera dei deputati e il Senato della repubblica attualmente  devono essere   composti entrambi da 103 componenti.

Vengono eletti coloro che riceveranno più voti di preferenza dal corpo elettorale.

 Lo stipendio mensile di ogni deputato e senatore è di euro 5.000 netti.
 Tuttavia, essendo che  alcuni commentatori di questo post  hanno fatto notare che questa cifra è troppo esigua per evitare tentazioni di corruzione o di concussione,  sarebbe più  giusto portarla a  10 mila euro netti mensili.

Nel corso della loro attività politica è fatto divieto  agli eletti di cambiare partito : al massimo, quando essi  non siano più d’ accordo con le direttive del loro partito originario,  i dissidenti devono  confluire  in un  provvisorio  partito misto, senza organi collegiali,   votando ogni volta per chi  ognuno di loro ritiene opportuno.

In caso di  avviso di garanzia o di  di richiesta di restrizione della libertà personale da parte dell’autorità giudiziaria per reati commessi al di fuori dell’attività di deputato o senatore, il parlamentare non è tenuto a dare le dimissioni, se non in presenza di  sentenza  a lui sfavorevole di primo grado, e questo per evitare che denuncie infondate o  anonime  cerchino di sfalsare la  regolare attività del parlamento.

Se tuttavia   il parlamentare, anche di fronte a sentenza  sfavorevole di primo grado  non volesse dimettersi, il Presidente dell’aula ha facoltà di espulsione  facendolo sostituire dal   altro nominativo  scelto dal partito di appartenenza  in base alle preferenze ottenute .


Perciò la nuova legge elettorale io la vorrei così.

1)Deve essere basata sul
 sistema proporzionale con sbarramento. 
per assicurare un numero di seggi in Parlamento in proporzione ai voti ricevuti dai cittadini elettori.


2)
 assegnazione delle preferenze
 Ogni partito o coalizione presenta in ogni Provincia  i propri candidati , che saranno scelti dagli elettori come  più vicini ai propri interessi o alle proprie convinzioni politiche o sociali.
Ogni Provincia  ha quindi diritto ad esprimere un deputato e un senatore, mentre in futuro si potrà prevedere che ogni  città metropolitana e ogni capoluogo di regione  abbia diritto ad eleggerne tre, aumentando così di fatto il numero dei parlamentari.

3) 
Clausola di sbarramento
per avere propri rappresentanti in Parlamento un partito deve avere ottenuto almeno il 7% dei voti degli elettori,  mentre per  una coalizione di partiti  ci vorrà almeno  il 10%.  

4) 
conteggio dei voti
I voti ottenuti dai partiti che non hanno superato lo sbarramento del 7% (
 o del 10% per le coalizioni) vengono assegnati in proporzione ai partiti o alle coalizioni che hanno superato tale limite.

5)  turno di ballottaggio
Tutti i  partiti o le coalizioni che hanno superato  i limiti  di cui sopra, parteciperanno al turno di ballottaggio a distanza di  due settimane nel quale  verrà decisa la graduatoria dei  primi tre partiti  classificati  che saranno i soli partiti ad essere rappresentati nel Parlamento.

Quindi un Parlamento con tre soli partiti  scelti dagli elettori, più un eventuale partito misto formato dai dissidenti dei tre partiti rappresentati.

6) premio di maggioranza 
Al primo partito   classificato dopo il ballottaggio verrà riconosciuto un premio di maggioranza del 10% ( e quindi un aumento del 10% del  numero dei propri  deputati e senatori scelti  in base ai voti di preferenza  ottenuti nella tornata elettorale)  per  permettere la governabilità.

 Il partito di maggioranza potrà decidere se allearsi con  uno degli altri due  classificati   oppure governare da solo.

I  due partiti o le  due coalizioni,  all'opposizione  potranno comportarsi in modo disgiunto tra di loro oppure allearsi  per formare una nuova maggioranza e in tal caso faranno  decadere il governo e si sostituiranno  ad esso sotto la supervisione  del Presidente della Repubblica.


E' una proposta semplice che prevede l'esistenza in parlamento di soli tre partiti,  e facilmente applicabile, basta che lo si voglia.


Fondamentale a questo scopo è la riduzione del numero dei parlamentari attorno al centinaio  per la Camera e idem per il Senato, e la soglia massima di stipendio a 10 mila euro netti mensili con  l'obbligo, per chi voglia il portaborse, di pagarselo con i propri soldi.


Ci sembra una proposta di legge semplice e  fattibile, ma  forse le cose semplici, in Italia sono le più difficili da fare. 






Altri articoli di Politica

Home page

Nessun commento:

Posta un commento