i massaggi fatti sulla spiaggia.
Una cinese di 44 anni dovrà comparire davanti al giudice per i massaggi fatti sulla spiaggia.
E’ stata fermata dagli uomini della Capitaneria di porto mentre faceva un massaggio alla schiena a una ragazza di 18 anni.
Era in possesso di confezioni di unguenti, bende, garze e olio di tigre (??).
E’ stata denunciata per violazione dell’ordinanza che proibisce l’esecuzione di massaggi sulle spiagge “ per la tutela dell’incolumità pubblica”.
Orbene, la legge sull’incolumità pubblica, prevede pene e sanzioni per chi provoca disastri, quali incendi, frane, inondazioni, nubifragi, incidenti ferroviari o aerei,per chi attenta alle centrali elettriche, del gas o nucleari, per chi diffonde epidemie, per chi commercia sostanze alimentari nocive, provocando la morte di una o più persone.
Certamente un paragrafo della legge prevede anche che possa essere punito con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da cento a mille euro chi somministra medicinali in modo pericoloso per la salute pubblica, cioè l i somministra in specie, qualita' o quantita' non corrispondenti alle ordinazioni mediche.
E tuttavia è lecito chiedersi se le confezioni di unguenti, bende, garze e olio di tigre (??) sequestrate alla massaggiatrice cinese erano in grado di provocare la morte o l’invalidità permanente di quella ragazza o di altre persone, violando così la legge sull’incolumità pubblica.
Ho i miei dubbi.
E penso che il lavoro degli addetti alla Pubblica Sicurezza , e quello dei giudici possa essere indirizzato meglio ad altre attività che non siano quelle di colpire o giudicare persone che hanno deciso di abitare nel nostro Paese, svolgendo attività anche secondarie ma alla luce del sole, invece di delinquere o di spacciare droga nel sottobosco dell’illegalità.
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