Basta finanziamenti ai giornali
Si dice che il ministro Tremonti voglia sospendere i finanziamenti all’editoria dei giornali.
Trovo che questo sia un bene.
Finalmente.
Tutti noi al mattino veniamo fermati nel traffico da persone che distribuiscono giornali gratuiti, oppure possiamo prendere al bar o alla stazione una copia gratuita di un giornale.
Gratuita?
Questi giornali, in genere fatti scopiazzando notizie da internet o dai siti delle agenzie di stampa, non sono affatto gratuiti come sembra, perché in realtà lo Stato italiano, rimborsa i loro editori in base al numero di copie stampate.
Ed ecco perché troviamo in ogni angolo di strada, alle fermate dei pullman, in ogni bar e dovunque, pacchi di questi giornali.
Più giornali dichiarano di stampare, più lo Stato li rimborsa.
Quindi, quando prendiamo uno di questi giornali, stiamo attenti a dire che è “gratuito”: in realtà lo abbiamo già pagato, e pagato salatamente.
Ora pare che vogliano togliere a questi editori fasulli i finanziamenti di cui hanno finora goduto.
Ma perché lo Stato li finanziava?
Evidentemente, penso io, qualche politico si era trasformato in editore, e si autofinanziava tranquillamente con l’approvazione di questa sciagurata legge sull’editoria facile.
Insomma, tutto nella norma.
Forse qualcuno ha finalmente aperto gli occhi, e in tempi di strette economiche e di sacrifici da chiedere ai cittadini, ha deciso di smettere di favorire determinate caste di individui.
Oppure, anche altre categorie economiche hanno chiesto, forse con maggior diritto, di essere finanziati dallo Stato.
Ad esempio, perché lo Stato non dà finanziamenti, oltre che agli editori, anche ai droghieri, o ai ciabattini, o ad altre categorie?
O perchè non dà un finanziamento anche a me?
Mi verrebbe voglia di chiederlo, ma sbaglierei il momento della richiesta, perché adesso questi finanziamenti facili verranno tolti.
Purtroppo,ho sbagliato il tempo anche stavolta.
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