28 dicembre 2008
Per provocazione a Natale il parroco non metterà Gesù Bambino nella culla del presepe.
Ho letto che da qualche parte quest'anno, per provocazione, a Natale il parroco non vuole mettere Gesù Bambino nella culla del presepe.
Accadrà che che nella sua parrocchia il parroco, durante la messa della notte di Natale, non vorrà che la statuina di Gesù Bambino venga messa nel presepe allestito in chiesa.
Per provocazione, così ha detto.
Perché noi oggi non sappiamo più accogliere gli altri,non sappiamo più accogliere il prossimo, così ha detto.
E quindi non sappiamo più nemmeno accogliere Gesù.
E allora, se noi non lo vogliamo accogliere, dice lui, il buon parroco antico, è inutile che si metta la statuina nel presepe.
Mi sia però permesso di dire: caro parroco antico, non pretendere da noi la luna!
Tu, buon prete vuoi da noi la coerenza nei comportamenti.
Eppure, gli anni trascorsi nel confessionale, ti avrebbero pur dovuto insegnare che una cosa sono i propositi che facciamo e un’altra cosa sono i nostri comportamenti.
Di che cosa si scandalizza, in verità, il vecchio parroco?
Egli dovrebbe sapere che l’uomo è fatto di argilla, è fragile, che l’uomo dice una cosa e ne fa un’altra, poi, si pente, chiede perdono e ricomincia daccapo a fragilizzarsi.
Perché si scandalizza il vecchio parroco?
Noi non sappiamo accogliere gli altri- dice.
Ma certo, è vero, pensi che a volte addirittura rifiutiamo di accogliere e di accettare anche noi stessi, con le nostre fragilità e i nostri comportamenti impulsivi non regolati dalla ragione.
Forse lui è un asceta ed è riuscito a dominare i suoi sensi e le proprie intemperanze, ma noi non lo siamo e per una notte, almeno per la notte di Natale, lasci che ci sforziamo di considerare gli altri come prossimo e di accettarli e accoglierli per come sono.
Persone fragili e peccatrici come noi.
Lasci che venga inserita, la prego, mio buon vecchio parroco, la statuina di Gesù Bambino nel presepe.
La toglieremo insieme, lei ed io, dopo l’Epifania, a periodo natalizio ultimato.
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