Telefonia fissa: canone telefonico e pagamento degli scatti.
Fixed telephony: telephone canon and payment of the releases.
Senza tener conto del traffico telefonico effettuato, ogni famiglia italiana, versa a Telecom Italia 24,28 euro a bimestre (145,68 euro all’anno) solo per il canone, cioè per i cosiddetti costi di linea e servizi, che l’azienda sostiene per la creazione, la gestione e la manutenzione della rete telefonica, di cui è di fatto unica proprietaria .
I costi che la società sopporta per offrire a tutti il servizio di telefonia sono stati quantificati, dalla Telecom stessa, in circa 3,00 miliardi di euro, ed ogni anno immancabilmente dall’ azienda parte la richiesta di aumento del canone all'Authority, che deve decidere se autorizzarlo o meno.
Sostiene la Telecom che la quota incassata annualmente per il canone, è inferiore di circa un miliardo di euro ai costi sostenuti.
Ma, se sappiano far di conto, moltiplicando il numero di utenze (21 milioni) per il costo del canone (145,68 su base annua) otteniamo 3.059.280.000,00 euro, che portano l’azienda a superare ampiamente i 3,00 miliardi di costi sostenuti.
Quindi ogni richiesta di aumento del canone è tranquillamente fuori luogo, e speriamo che l’Authority non abbocchi alle richieste della Telecom.
Il problema che molti si pongono è se sia giusto far pagare, oltre al canone che ripaga l’azienda dei costi sostenuti, anche il traffico telefonico a viva voce.
Quali e quanti costi sostiene la Telecom quando un utente si intrattiene al telefono?
Praticamente nessuno. Costi zero.
E’ un po’ come per la televisione: una volta che ho pagato il canone, che io accenda o meno il televisore, alla Rai non ne può importare di meno.
O pago un tot ogni volta che accedo a un programma, e allora deve essere abolito il canone, oppure pago il canone e sono libero di accendere e spegnere il televisore quando voglio.
Così dovrebbe essere per la telefonia fissa: se pago il canone non devo più pagare per il tempo delle telefonate, il cosiddetto traffico telefonico.
L’introduzione delle tariffe flat, formula di tariffazione forfettaria grazie alla quale si paga una cifra fissa e poi si può stare collegati quanto si vuole, liberando l'utente dall'ansia di non sapere mai esattamente quanto sta spendendo, dimostra che il pagamento degli scatti telefonici è sempre stato, ed è ancora, un abuso, una fonte di guadagno supplementare per l’azienda telefonica, non giustificato da nessun costo da essa sostenuto.
Il sistema di tariffazione flat(che oggi viene applicato solo su richiesta )dovrebbe essere reso obbligatorio nei confronti di tutta l'utenza,con la contestuale abolizione della tariffazione a tempo.
Pagando il solo canone, più una eventuale piccola tariffa flat, una famiglia dovrebbe poter fare poi tutte le telefonate che vuole.
Quelli che stanno in alto, e che vedono e sanno di questi abusi, perchè non intervengono?
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