Il deserto di Gheddafi, ovvero il respingimento dei mafiosi, che tanto piacerebbe agli italiani.
Italia e Libia hanno recentemente trovato un accordo sul rimpatrio degli immigrati che cercano di sbarcare a Lampedusa.
Le motovedette italiane respingeranno i barconi carichi di disperati e li faranno rientrare nelle acque territoriali libiche, dove la guardia costiera di quel Paese li prenderà in consegna, fino a farli sbarcare a terra.
Da qui in avanti la sorte di questi sfortunati è avvolta dal più profondo mistero.
Si narra che vengano trasportati con dei camion militari in qualche oasi del deserto libico e lì lasciati alla mercè dei mercanti di schiavi che agiscono impunemente in quella zona.
Le giovani donne entreranno a far parte dell’harem di qualche riccone locale, mentre gli uomini, previa sodomizzazione , verranno tenuti in schiavitù e adibiti ai lavori agricoli sotto temperature da canicola .
Ebbene, gli italiani a seguito di questi scellerati accordi , avranno sulle loro spalle la responsabilità della sorte di tanti esseri umani mandati al massacro e ad una vita ignobile.
Per mitigare un poco questa responsabilità morale, nel 17° anniversario della morte del giudice Falcone, e della sua scorta per mano della mafia, il deputato on. XXX, del gruppo misto, ha presentato al Parlamento italiano una proposta di legge formata da un solo articolo, che così recita:
"Il governo italiano faccia accordi con il governo libico affinché la Guardia costiera di quel Paese prenda in consegna le persone condannate in Italia per reati di mafia , e le trasporti nelle oasi del deserto libico con obbligo di consegna gratuita ai mercanti di schiavi, e si mettano in atto tutti gli accorgimenti necessari per prevenire od impedire qualsiasi tentativo di fuga".
Bravo on. XXX, speriamo che ti facciano presto santo.
Questi sono i respingimenti che gli italiani vogliono.
Via i mafiosi dall’Italia, respingiamoli nel deserto libico, e facciamo in modo che, previa sodomizzazione, vengano adibiti in stato di schiavitù ai lavori agricoli per la bonifica di quelle terre desertiche.
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