La stampa amica di Berlusconi è come il fuoco amico. Fa più danni del nemico.
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Quanto nuocciano al Cavaliere i melensi telegiornali di Emilio Fede, o i titoloni sguaiati e urlati di Vittorio Feltri su Libero, oppure il servilismo lecchino di Mario Giordano sul Giornale, non è dato sapere.
Però molti di noi sono convinti che queste manifestazioni servili, unitamente alle stupidaggini che ci propinano in continuazione Gasparri e Capezzone, non facciano altro che portare alla causa di Berlusconi più danno di quanto Franceschini e Di Pietro messi insieme non si sognerebbero neppure di desiderare.
Un consiglio al Cavaliere: si circondi di persone meno subalterne di queste, che ogni tanto abbiano il coraggio di dirgli di no (senza tuttavia tornare ai tempi di Bondi e Schifani. Ce n'era uno bravo e onesto. Pisanu. Che fine ha fatto? Lo si rimetta in squadra!)
Ne guadagnerà la credibilità di Berlusconi, ne guadagnerà l’Italia.
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