4 maggio 2009

237) Per il nostro Ministero della Difesa e per i nostri generali la vita di una tredicenne afgana vale meno di 100 euro?












In Afganistan, una pattuglia di nostri soldati, che sono là per proteggere la popolazione civile dagli assalti dei Talebani, ad un posto di blocco ha sparato contro un’automobile che non si era fermata all’ alt.

E’ stata così uccisa una ragazzina tredicenne e ferite altre tre donne che viaggiavano sull’auto.

E’ un episodio assurdo e riprovevole.
Se quel posto di blocco fosse stato dotato di una banda chiodata, non sarebbe successo niente di così grave e drammatico.

Il generale Dalla Chiesa, in Italia, negli anni ottanta, ha sconfitto le Brigate Rosse istituendo posti di blocco ovunque, muniti di bande chiodate stese in mezzo alla strada per fermare le auto .
Nessuno riusciva a passare: chi l’avesse tentato si sarebbe dovuto fermare con le gomme forate,cento metri più in là, dove avrebbe trovato ad attenderlo un’altra pattuglia con i mitra spianati.

Una banda chiodata, non costa nemmeno 100 euro.
Risparmiare sull’acquisto delle bande chiodate da dare in dotazione alle Forze dell’Ordine, vuol dire attribuire alla vita umana il valore di nemmeno cento euro.

E questo vale sia per i posti di blocco da effettuare in Italia contro la criminalità, , come per quelli all’estero dove i nostri soldati sono stati inviati per una missione di pace, non per uccidere ragazzine tredicenni.
E risparmiare 100 euro che avrebbero potuto salvare una vita, è assurdo e riprovevole.



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