24 giugno 2009

282) Ah! i soldi, come ti fanno avanzare in graduatoria nelle liste d’attesa degli ospedali!



Ah i soldi, come ti fanno avanzare in graduatoria nelle liste d’attesa degli ospedali!




Un dirigente della Apple, la compagnia produttrice di software per computer e telefonini, è stato recentemente operato per un trapianto di fegato .
Ora sta bene e tornerà ben presto al lavoro nella sua ditta.
Gli facciamo tanti auguri.

Succede che l’ospedale pubblico presso il quale è stato eseguito il trapianto, in questi giorni sia nella bufera in quanto sta montando nell’opinione pubblica statunitense la convinzione che per agevolare l’intervento sul dirigente Apple non ci si sia attenuti alla lista di prenotazioni precedenti.
Persone forse in attesa di trapianto da anni, si sono viste sopravanzare in graduatoria nella lista d’attesa dall’ultimo arrivato.
L’ospedale smentisce indignato ma il dubbio è che la potenza dei soldi abbia potuto fare il miracolo di farti passare da ultimo a primo.
D’altronde, non lo si dice, forse, che gli ultimi saranno i primi?
Tutto il mondo è paese, di fronte ai soldi.

Noi in Italia non ci meravigliamo più di tanto davanti a simili episodi di malasanità.
Ci abbiamno fatto il callo.
In genere, se hai necessità di una Tac o di una risonanza magnetica, devi metterti in lista e l’attesa può durare anche dei mesi.
Poi per esempio vieni a sapere che, durante una partita di calcio, un giocatore lamenta dei dolori in qualche parte del corpo, ed ecco che il giorno dopo al massimo gli hanno già fatto la sua bella Tac o la sua bella risonanza magnetica.

Dice: ma la società di calcio ha dovuto sborsare dei soldi per ottenere l’esecuzione immediata dell’esame richiesto.
Risponde: Certamente, ma anch’io che sono in lista d’attesa da mesi pago, anzi ho già pagato da anni, attraverso le trattenute sulla mia busta paga mensile proprio per far fronte alle cure mediche che in avvenire avrei dovuto sopportare.

Allora, qui da noi le cose funzionano così: chi ha pagato si metta in lista d’attesa e aspetti. Chi invece paga adesso ottiene subito il servizio.
Non mi sembra un bel modo di procedere.
Malasanità negli States, malasanità da noi: forse è venuto il momento di dare meno importanza ai soldi e più valore alla dignità delle persone, a qualsiasi classe sociale appartengano.


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