25 giugno 2009

283) Care FS, ero in treno il giorno dell’incidente di Prato.




Ero sul treno l’altro giorno, il giorno dell’incidente di Prato.

Care FS,
lunedì,scorso, come sapete, è successo un deragliamento ferroviario.
Un treno merci è uscito dai binari.
Bene, cioè male, non doveva succedere, ma è successo.
Mi dite perché ad andarci di mezzo, a patire le conseguenze negative del fatto, sono sempre e solo le persone che hanno la sfortuna di viaggiare nella seconda classe dei vostri treni (volevo dire dei vostri carri bestiame)?

Ero sul treno quella mattina, quando giunto a Firenze, il treno si è fermato in stazione e non ripartiva.
Siamo stati fermi in stazione per ore e ore sotto il sole, in vagoni surriscaldati e puzzolenti.
Eravamo in attesa di notizie, di capire cosa fosse successo.
Nessuno ci considerava. nessuno ci diceva niente.
Il personale delle ferrovie che vedevamo agitarsi sul marciapiedi, rispondeva a monosillabi alle domande di noi viaggiatori sul perché di questa fermata prolungata e imprevista.
"Non si sa, ripartiremo presto, deve essere successo qualcosa, non sappiamo bene, non agitatevi."
Finalmente dopo un’ora di domande e risposte tra viaggiatori e personale , qualcuno ha fatto passare la voce che forse era successo un incidente verso Bologna, e che si stavano aspettando istruzioni per ripartire, e che comunque non eravamo l’unico treno in quella situazione di stallo e quindi dovevamo solo stare calmi, che a tutto avrebbero provveduto loro.

Ma ci rendevamo conto di essere dei viaggiatori di seconda classe?
Cosa pretendevamo?? Di venire magari informati attraverso le altoparlanti della stazione? Non sia mai, che magari poi le altoparlanti si consumano.
Nel frattempo il caldo dentro le carrozze si faceva sempre più insopportabile, e ci rendeva insofferenti.
Essendo fermi in stazione non si poteva accedere ai bagni anche solo per rinfrescarsi.
Alcuni di noi erano ormai in viaggio da una dozzina di ore,( io ero partito la sera prima da Catania in viaggio per Milano) e i bisogni fisiologici erano impellenti, ma non si potevano soddisfare.
Coloro che si erano avventurati ugualmente nei bagni, nonostante il divieto, ci descrivevano poi lo stato spaventoso dei cessi.
Nei bagni del treno, ormai privi di acqua, e di sapone liquido, c'era una sporcizia e un fetore da non credere.
La gente è già sporca di suo, è maleducata, è sozzona, e non ha pietà per chi dovrà usufruire dello stesso bagno dopo di lei.


Donne con bambini che piangevano, mamme stremate, viaggiatori sull’orlo di una crisi isterica, tutti che reclamavano dal personale di poter scendere dal treno per dissetarsi , ma con la scusa che il treno sarebbe ripartito a momenti , venivamo impediti dal farlo.



Veniva chiesta anche una pulizia straordinaria dei bagni, o che almeno per i treni fermi in stazione e non in aperta campagna, si fosse utilizzato il tempo dell’attesa per rifornire d’acqua il serbatoio dei cessi in modo da far defluire acqua corrente dai rubinetti, ma in risposta si ottenevano, da parte del personale Fs ormai in tilt per l'agitazione, solo dei grandi sorrisi di compatimento e di commiserazione.

La Protezione Civile, la tanto decantata Protezione Civile, qualcuno l’ha forse vista? Sono forse state distribuite bottiglie di acqua fresca ai disgraziati in attesa sul treno?
Nessuno si è visto.
Forse i volontari erano tutti in Abruzzo.
Forse non avevano bottiglie da distribuire.

Allora, per i bisogni fisiologici, ci si è arrangiati in qualche modo.
Una bottiglia di plastica vuota spezzata in due ed ecco un pratico contenitore delle urine, da gettare poi dal finestrino, lui e il suo contenuto, alla faccia della pulizia dei binari.


Care FS ,
senza parlare di chi ci risarcirà dei ritardi di ore e ore e degli impegni e appuntamenti mancati per ognuno di noi,diteci almeno questo: se il treno si ferma a causa del deragliamento di un treno merci, è forse colpa dei viaggiatori di seconda classe?
Voi dite che è una cosa imprevedibile e che non dovrebbe succedere, mentre invece ogni tanto purtroppo accade.
Perché non approntate dei piani di emergenza per dare un minimo di sollievo, un pò di acqua, un pò di pulizia alle persone stremate che state trasportando e che hanno pagato il biglietto?
Ricordatevi che non esistono solo i viaggiatori di Prima Classe o delle Frecce Rosse, per i quali, ne siamo certi, questi piani di emergenza esistono e sono stati predisposti nei minimi dettagli.
Uno straccio di piano minimo di emergenza anche per i viaggiatori di seconda classe dovrebbe pur esistere.

E allora predisponetelo, datevi da fare, santo Iddio!


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