7 giugno 2009

264) La TRINITA’, per come la capisco io.





La TRINITA’, per come la capisco io.









Oggi la Chiesa cattolica celebra la festa cristiana della Santissima Trinità.
Il concetto di Trinità ha da sempre fatto impazzire gli studiosi e i teologi, ed ha dato origine nel corso dei secoli a diverse eresie, e su di esso si sono a più riprese pronunciati alcuni Concili ecumenici.
L’interpretazione che ne ha dato il Concilio di Nicea (325 d.c.). fu quella di dichiarare che Padre, Figlio e Spirito Santo formano la Trinità divina, per cui se ne deduce il concetto che Dio è Uno e Trino.

E fin qui, se uno non è addetto ai lavori, non è che si capisca molto.

Siccome dalle popolazioni barbare più primitive, non ancora abbastanza evolute culturalmente per accettare il raffinato concetto di Trinità, continuavano a sorgere dubbi ed interpretazioni discordanti con il principio stabilito, l'istituzione Chiesa, ormai entrata in collaborazione con gli Stati, ha imposto nei secoli un insegnamento della religione dogmatico, autoritario e fanatico.
Furono stabilite delle "verità dogmatiche" (cioè da accettare senza discutere) e un po' alla volta venne gravemente limitata la libertà di pensiero. Le gerarchie ecclesiastiche divennero sempre più intolleranti e iniziarono a perseguitare anche coloro che si dichiaravano cristiani ma avevano idee differenti dall'unica opinione ufficiale permessa ( e incomprensibile alla maggioranza dei cristiani ) riguardante il concetto di Trinità divina.



Per come lo possono capire i giovani degli anni Duemila, il concetto può essere semplificato in questo modo:

Esiste un unico Dio.
Egli vive da sempre, dall’eternità.
Per lui il tempo non esiste.
Il tempo inizia ad esistere quando Dio decide di creare l’universo.
Dio entra nella storia umana (che è quella che ci interessa) manifestandosi così come Creatore, come Padre.
Egli sapeva da sempre, sin da quando in Lui si manifestò l’idea di creare il mondo che sulla terra gli uomini avrebbero disobbedito ai suoi ordini (così come forse avranno disobbedito ai suoi ordini altre creature su altri pianeti).
Per ristabilire l’ordine e l’amicizia con gli uomini, Dio sapeva da sempre che avrebbe dovuto assumere una natura umana, manifestarsi sulla terra, vivere un certo periodo di tempo in mezzo agli uomini , essere crocifisso e risorgere.
Dio quindi in un certo periodo temporale ben preciso ( circa duemila anni fa) si è manifestato come Uomo Dio, come Gesù il Cristo, come Figlio di Dio.

Dopo la resurrezione, ristabilito l’ordine sulla terra, c’era ancora bisogno che Dio rimanesse in mezzo agli uomini per indirizzarli, per consigliarli, per tenerli sulla buona strada, ed ecco che Dio assume allora le sembianze di Spirito Santo, del Paraclito, del Consolatore.


Riassumendo, c’è un solo Dio, che assume di volta in volta le sembianze di Padre, di Figlio o di Spirito Santo.

Dio può essere raffigurato (perché la nostra mente limitata possa impadronirsi del concetto) come un albero con tre rami.
In ogni ramo scorre la stessa linfa vitale, la stessa sostanza, la stessa natura di albero, ma solo l’insieme del tronco e dei rami gli da la consistenza di albero.
L’albero è Dio.
Un ramo è Dio Padre, il Creatore.
Un ramo è Gesù Cristo, il Figlio.
Il terzo ramo è lo Spirito Santo, il Consolatore.
Insieme formano l’albero chiamato Dio.
Dio è Uno e Trino


Un’altra raffigurazione della trinità può essere questa( che è ancora lo stesso concetto del primo disegno, solo un pò più moderno e colorato):


Spunti da una conversazione con frate Antonio da Bergamo.

leggi il discorso odierno del papa sulla SS.Trinità
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