10 agosto 2009

329) Ogni squadra di calcio ha il suo viziato di turno.

Troppo ricchi per non essere anche dei viziati.
Ogni squadra di calcio ha il suo viziato di turno.


L’Inter aveva Adriano che non riusciva a stare lontano dalle discoteche.
Niente di male, s’intende, solo che il mattino invece di allenarsi con i compagni, per recuperare energie doveva starsene a letto ad oziare.



Il Milan attuale ha Ronaldihno, che promette, promette, e poi promette ancora che non farà più le ore piccole, e invece eccolo qui, beccato da un giornale sudamericano, che fa “fiesta da tutti i punti di vista, accompagnato da un nutrito gruppo di amici e amiche, nel cuore della notte, con un sorriso da un’orecchia all’altra”.
Solo quando si allena non sorride così, anzi.

Questi due calciatori sono esempi negativi di come l’arricchimento facile e la notorietà possano rovinare dei giovani promettenti campioni e portarli dalle stelle alle stalle.
Solo i nostri ragazzi delle nostre famiglie normali non possono permettersi di diventare adepti della vita notturna perché, quando l’Adriano e il Ronaldihno rientrano, alle cinque di mattina, loro devono alzarsi e affrontare un viaggio per andare a scuola o al lavoro.
Ma state sicuri che la maggior parte dei tifosi di calcio preferisce i nostri ragazzi a quegli pseudo campioni dal carattere molle come il burro, che qualcuno purtroppo strapaga e fa loro credere di essere Imperatori o immortali.
Essi credono di potersi permettere tutto, ma la simpatia dei tifosi è dietro l’angolo e fa presto a tramutarsi in antipatia, come ha ben capito l’Adriano di cui sopra, che ha preferito andarsene dall'Italia.
Ora vuol tornare qui da noi, pensando che qualche altro magnate del calcio sia disposto a tollerare le sue bizze e i suoi sbalzi di umore, ma sarà ben difficile che lo trovi o che comunque gli garantisca l’eccezionale trattamento economico fin qui ricevuto.
Se tornerà a giocare nel nostro campionato, sarà perché forse avrà imparato dai nostri ragazzi il valore del sacrificio e della busta paga sudata e sempre carente ed esigua, e invece che Imperatore si accontenterà si essere chiamato semplicemente Adriano.




Così come dovrà ridimensionarsi il Ronaldihno
, se vorrà di nuovo avere dalla sua parte la simpatia dei tifosi milanisti, che lo vogliono campione in campo e non nelle discoteche.

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