26 novembre 2009

432) Ci vuole un minuto per tagliare una pianta, ma decine di anni per farla crescere.



Ci vuole un minuto per tagliare una pianta, ma decine di anni per farla crescere.






Nel paese vicino al mio stanno costruendo la nuova Chiesa parrocchiale.
Quella vecchia era ormai piccola e angusta e una chiesa nuova ci voleva. Quel che non ci voleva però era di creare un piazzale da adibire a parcheggio delle auto accanto alla nuova costruzione. Perché lì accanto c’era fino a ieri un parco comunale, con cinque bei pini di alto fusto , con scivoli e giochi e altalene per i bambini e panchine per stare seduti all’ombra degli alberi.
C’era, dicevo, perché ora, per creare un parcheggio per le persone che si recheranno in chiesa con la macchina, tutto è stato spianato ed asfaltato, e tre dei cinque pini sono stati abbattuti.
Con una motosega, alcuni operai esperti, in pochi minuti hanno tagliato alla base gli alberi, li hanno fatti a pezzi, caricati su camioncini e portati via.
Kaputt. Gli alberi non ci sono più.
Al loro posto una bella colata di asfalto su cui verranno disegnate tante belle righe bianche per creare tanti bei posti auto per i tanti bei fedeli della domenica.

E siccome il male non viene mai da solo e trova sempre degli imitatori che lo diffondono a macchia d’olio, in questi giorni anche nel mio paese stanno tagliando degli alberi.
E’ successo che la piantumazione del marciapiede accanto al piazzale adibito a mercato settimanale degli ambulanti, forse dava fastidio a qualche bancarella e così il sindaco ha pensato bene di far abbattere la decina di piante che contornavano il piazzale.

Questi non sono che due degli ennesimi scempi programmati da sindaci, coerenti, democratici e, soprattutto, ambientalisti.
In entrambi i Comuni , il taglio delle piante, ha provocato la reazione di alcuni cittadini che hanno inviato diverse lettere di protesta. E qualcuno ha messo degli striscion con la scritta: "Rivogliamo gli alberi”
A questi sindaci occorre ricordare che le vie alberate apportano un certo senso di bellezza al paese e quindi altro che tagliare le piante, bisognerebbe piantarne di più nelle vie del paese, non solo per migliorare il decoro urbano ma anche per consentire ai cittadini di passeggiare nei mesi estivi senza rischiare un'insolazione.
Il territorio comunale, più che delle macchine, dovrebbe essere a disposizione dei pedoni che quindi avrebbero bisogno di marciapiedi più larghi per facilitarne il transito, e nei quali siano previsti spazi adeguati per la posa di nuove piante. Purtroppo così non succede; anzi la direttiva corrente è quella di eliminare dalle strade le piante laddove esse creano presunto intralcio.
Peccato!
I sindaci attuali sembrano credere che i loro predecessori, creando viali e strade alberate, siano stati degli stupidi mentre è vero esattamente il contrario.
Per una giunta comunale migliorare la vivibilità e l'arredo urbano del proprio paese, è l’impegno che sta alla base del mandato ricevuto attraverso le elezioni.E i sindaci precedenti bene o male lo hanno portato avanti.
Mentre è sempre bene ricordare agli attuali amministratori che con una motosega ci vuole un minuto per tagliare una pianta, ma occorrono poi decine di anni per farla crescere.
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