8 marzo 2010

40.0) L’arroganza del potere

L’arroganza del potere



 "La burocrazia non può cancellare la democrazia".

Quando ci sono le elezioni è giusto,che la gente possa e debba poter votare per chi vuole, ma se un partito si presenta alle elezioni consegnando la sua lista e il suo simbolo a tempi ormai scaduti, oppure infarciti di nomi e firme false ,è del pari giusto che la burocrazia, faccia il suo dovere respingendo tali pastrocchi .
Ed è sintomo di assoluta arroganza del potere che poi il candidato governatore la cui lista non è stata accettata si metta a sbraitare , a minacciare ritorsioni e a insinuare il dubbio che altre liste siano state agevolatec, con frasi del tipo“Se cado io , con me viene giù il Pirellone” e “bisogna verificare anche tutte le firme delle altre liste".

Che la burocrazia della legge elettorale venga fatta rispettare, è una norma del tutto lecita e del tutto corretta.
Bisogna infatti rilevare come nelle precedenti elezioni molte liste elettorali siano state scartate in quanto le firme raccolte erano state presentate su fogli staccati, anche se vidimati dai notai.anziché sui previsti fogli a quattro facciate come indicato dal decreto burocratico.elettorale.
Sono state piccole  ingenuità pagate a caro prezzo che hanno colpito ora l’uno ora l’altro delle liste presentatre dai partiti , perché la legge, fino ad ora, non ammetteva l’ignoranza, o i ritardi (o i pasticci).

Alzi la mano chi di noi, al sentire del pasticcio combinato dal partito di maggioranza relativa in Lombardia e nel Lazio, non ha esclamato, con gioia o con biasimo a seconda delle proprie simpatie politiche , “Ma guarda un pò che razza di pasticcioni stupidotti e in malafede.. E dire che questi stanno governando l’ìItalia da diversi anni:ed ora si capisce perché le cose in Italia vanno come vanno”!

Diaciamocelo francamente: “E se fossero stati gli altri, quelli dell’opposizione, i ciglioni comunisti, a combinare questo pasticcio, cosa sarebbe successo?”.
Siamo proprio così sicuri che li avrebbero riammessi alle elezioni con un decreto interpretativo del governo, o non gli avrebbero invece riso dietro le spalle per anni e anni per l’ingenuità dimostrata?
Ma il pasticcione in questo caso è stato il PDL e quindi, ora in avanti invece le gloriose macchine elettorali dei grandi partiti al governo potranno combinarne di tutti i i colori e in i tutte le salse, perché ci sarà sempre Qualcuno che vi porrà rimedio con un bel De-cretino, con la scusa che la burocrazia non può cancellare la democrazia., mentre invece è proprio vero il contrario, che cioè la burocrazia ha il pieno diritto di vietare di andare a votare per una manica di pasticcioni ,di incompetenti e di arroganti in malafede.

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