28 aprile 2010

79.0) Il giornalismo italiano vigliacco, essendo Fini ancora potente, se la prende con la suocera.


Sul Giornale è in atto una campagna denigratoria nei confronti della suocera di Fini, semplicemente colpevole di essere imparentata con il Presidente della Camera.

Il direttore Vittorio Feltri, emerito leccaccione del Cavaliere, essendo Fini ormai in disaccordo completo con il suo amato e leccato benefattore, in realtà avrebbe voluto impostare una campagna denigratoria massacrante contro lo stesso Fini e la corrente politica che egli ha fondato nel PDL, mettendo in agitazione le coronarie del Cavaliere.

Ma essendo l’on Fini , almeno per adesso ancora un po’ dotato di potere politico, il buon Feltri , e il suo Giornale rinculano vergognosamente e ne attaccano con spregiudicatezza la suocera, rea di parentela familiare con il reprobo.
Se Fini fosse stato ancora nelle grazie del loro Padrone e Signore, mai la suocera di Fini avrebbe subito questi attacchi denigratori della sua onorabilità.
La solita prassi feltriana: debole con i forti e forte con i deboli.

Del resto, non fanno così anche i mafiosi?
Quando non riescono a fottere qualcuno, non se la prendono forse questi con i suoi familiari uccidendo o sciolgliendo nell’acido, moglie, figli e parenti vari?

Giornalisti del Giornale, abbiate un sussulto di dignità: dimettetevi e lasciate da solo il vostro direttore a impaginare il giornale schifoso che si merita.

A volte è meglio una sana disoccupazione piuttosto che un lecchismo sfrenato e inconsulto verso chi detiene il potere e ti paga per inventare fregnacce.


PS: non contento delle critiche ricevute il buon Feltri sul Giornale del 30/04 attacca vergognosamente anche la moglie di Italo Bocchino, reo di essere rimasto fedele a Fini.
Il vigliacchismo di Feltri ha ormai raggiunto livelli di demenza senile.

Questo quotidiano, che appartiene al fratello di Berlusconi, mai e poi mai avrebbe attaccato la suocera di Fini e la moglie di Bocchino, se costoro fossero rimasti nel coro a cantare le lodi di Berlusconi.
Non lo hanno fatto e allora la mafia giornalistica li attacca prendendosela con i loro familiari.

E' consolante sapere che le informazioni in Italia sono gestite da una cricca mafiosa e vigliacca.

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