13 aprile 2010

66.0) Il turismo sexual pedofilo

Il turismo sexual pedofilo.




Si parla di turismo sessuale pedofilo   quando un reato sessuale è commesso all’estero nei confronti di un minore.
Si stima che annualmente 300.000 bambini   siano  vittime di pedofili provenienti in maggioranza dall’Europa (e l'Italia vi contribuisce con 30 mila!) e dagli Stati Uniti.
Gli autori di tali reati sfruttano le differenze esistenti tra la legislazione penale della Nazione dove ci si reca e quella del proprio Paese d’origine.
Questi maledetti turisti approfittano dell’ingenuità, della povertà e della fragilità che contraddistinguono una parte della popolazione dei Paesi sottosviluppati ,nei quali  il fenomeno del turismo sexual pedofilo è particolarmente diffuso.


Ritratto del turista sexual pedofilo.





Generalmente  i turisti sessuali  sono uomini e donne che spinti da certi “impulsi” apparentemente incontrollabili accettano di trasgredire mettendo in atto comportamenti illeciti quali l’adescamento, lo sfruttamento, la violenza e la schiavitù nei confronti di individui più fragili o addirittura minori.

Sono persone con un’età compresa tra i 30 e i 45 anni,  con una certa cultura, a volte persino intellettuali, spesso professionisti e benestanti, che utilizzano gli incarichi prestigiosi ricoperti  nel loro Paese  per potersi recare frequentemente nelle Nazioni del Terzomondo   con l’intenzione di entrare in contatto con i minori per abusarne sessualmente.
Il pedofil turista  è in genere una persona debole che attraverso  la trasgressione sessuale  crede  di sentirsi apparentemente più forte , più "uomo", più "macho".
E' in libreria in questi giorni un libro nel quale un Ministro dell'attuale governo francese rivela di essere dedito al turismo pedofilo, e di averne approfittato a spese dello Stato per recarsi in Paesi dove gli era possibile praticare  giochini erotici con  una  dozzina di ragazzi maschi  adolescenti alla volta.
Pover'uomo, questo ministro: Non ha neanche il pudore morale di dimettersi!
Egli pensa forse, nella sua mente bacata , di aver vissuto  chissà quali avventure  erotiche, mentre non ha fatto altro che rovinare  dei poveri ragazzini, che probabilmente, tra  di loro, avranno riso dei suoi goffi tentativi di sesso  pedofilo.

Il pedofil turista    ritiene che col denaro tutto gli possa essere permesso  e si considera perciò  al sicuro  da eventuali denuncie penali, del resto facilmente ripianabili  con esborso di  mazzette e regalie varie ,   ed infatti  a questo proposito è  davvero troppo  esiguo il numero di coloro che sono effettivamente perseguiti dalla legge.

Il turismo sexual pedofilo  è una piaga  devastante soprattutto se associata alle forme di violenza e sfruttamento precedentemente citate, ed è praticato da persone affette da disturbi mentali che tuttavia non impediscono loro di mettere in atto pensieri, fantasie o comportamenti di tipo pedofilo senza  averne dei disagi apparenti nello svolgimento delle loro normali attività relazionali, sociali e lavorative.

Le vittime del turista sexual pedofilo.



Per quanto riguarda le vittime del turismo sexual pedofilo sia  maschile che femminile appare evidente in loro  un denominatore comune: la povertà.
Infatti, in questi Paesi le storie che possono essere raccontate da coloro che si prestano alla mercificazione dei corpi hanno tendenzialmente le stesse fondamenta. Sono ragazze adolescenti    per la maggior parte, ma anche giovani uomini che imparano a vendere il proprio corpo come unica fonte di guadagno e quindi di sopravvivenza.
La povertà e l’ignoranza distruggono la dignità di queste persone che sin dalla pubertà  si ritrovano ai margini della società costrette a svolgere un “mestiere” che non hanno scelto,  ricco solamente di frustrazioni e violenze. Spesso infatti, le giovani vittime del turismo sessuale sono abbandonate a loro stesse, essendo considerate solo dei corpi “oggetto” che, una volta  usurati, devono essere buttati via.
Ecco allora che lo sfruttamento e la schiavitù conducono non solo ad una costante povertà, ma anche a  una serie di conseguenze ed invalidità legate essenzialmente alla diffusione  di  certe malattie sessuali.

Si calcola che siano circa 2 milioni i minori sfruttati sessualmente nel mondo, per un giro d’affari di oltre 5 miliardi di dollari all’anno. Soltanto in Brasile sono  500mila  gli  adolescenti maschi e femmine  dediti alla prostituzione,mentre in  Thailandia sembra che superino  gli  800mila.
In India i bambini che lavorano nell’industria del sesso sono 400-600 mila: il 20% delle ragazze hanno meno di 12 anni e la metà di loro è sieropositiva.












Maledetti turisti sexual pedofili, vi odierò!







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