26 maggio 2010

103.0) I leghisti e la nuova tassa su Roma Capitale Ladrona.

Come l’hanno presa i leghisti la nuova tassa su Roma Capitale Ladrona?


Al fine di azzerare il debito del comune di Roma che ammonta a 9, 6 miliardi di euro, nella legge finanziaria presentata ieri da Tremonti è prevista una tassa denominata “finanziamento per Roma Capitale”, che deve garantire un’entrata strutturale nelle casse di quel comune fino al 2046.
Per gli effetti di questa nuova tassa chiunque dorme in un albergo della Capitale dovrà versare fino a 10 euro: una famiglia di quattro persone, che viene a Roma per quattro notti, dovrà pagare fino a 160 euro.
Inoltre chi viaggia in una qualsiasi autostrada italiana si beccherà un aumento di 0,5 euro sul pedaggio dei veicoli leggeri, e di 1 euro su quello dei mezzi pesanti.

Come l’hanno presa i leghisti la nuova tassa su Roma Capitale Ladrona?

I maschi leghisti.
 All’annuncio di questa nuova tassa i leghisti maschi, tra cui Renzo Bossi e Borghezio, hanno applaudito, senza sapere bene perché.
D’altronde le menti di questi due esponenti della Lega hanno dei limiti ben evidenti.
Loro, se Berlusconi o Tremonti gli dicono che non capiscono niente, ridono con soddisfazione.
Potrebbero fondare un nuovo partito con Gasparri e Capezzone.

Le donne leghiste

Essendo molto più in gamba dei maschi, esse, le vere protagoniste dell’affermazione della Lega , hanno capito subito che è un controsenso stare al governo e poi aumentare le tasse per inviare sempre più soldi all’odiata Roma Ladrona .
Le vorrebbero nel loro bilancio familiare sempre più asfittico le nuove entrate economiche, altro che mandarle a Roma, per risanarne il debito.
Perciò Tremonti o non Tremonti, se lo acciuffano lo menano.



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