25 maggio 2010

102.0) Intercettazioni e privacy.

Intercettazioni e privacy.


Il governo vieta le intercettazioni e vieta pure la pubblicazione delle intercettazioni.
I giornalisti dovranno pubblicare solo quanto le Procure decidono di divulgare e diffondere, non documenti rubati nei loro uffici o forniti da talpe o da impiegati disonesti che vendendo copie rubate in questo modo si arricchiscono.
Nessuno d’ora innanzi ci potrà più intercettare.
E’ una legge fatta nel nostro interesse (???) di noi, persone oneste che nulla abbiamo da nascondere.

Lo Stato spenderà meno per le intercettazioni e noi spenderemo meno per i giornali: perché non ci sarà più alcun motivo per comprarli.
Le notizie saranno tutte date dai Tg e se qualcuno le vorrà approfondire, allora si guarderà Porta a Porta di Bruno Vespa.

L’informazione e l’imparzialità saranno massime e uguali per tutti.
Tutti avranno le stesse notizie, e tutti non verranno mai a sapere niente di altre notizie.
Se qualcuno desidera qualche notizia di contestazione, ora che non c’è più Santoro, basterà che guardi le reti Mediaset, oppure che si legga i giornali berlusconiani "Il giornale "e "Libero", che abitualmente attaccano chiunque osa criticare il Cavaliere, ma ogni tanto, quasi a scarico di coscienza, osano pubblicare blandi articoli all'acqua di rose contro il suo entourage.


D’ora innanzi ognuno, nel segreto del suo telefonino, potrà complottare, corrompere, insultare, farsi i suoi affari malavitosi, e nessuno lo potrà mai venire a sapere.
La privacy del delinquenti sarà tutelata.
Perchè i politici hanno tanta paura delle intercettazioni?
Cosa nascondono i politici nostrani?
La gente onesta non ha paura delle intercettazioni.
Questo Stato dove la corruzione e il marciume politico dilagano, ci impone come privacy la protezione dei propri sporchi interessi e mette il bavaglio alle notizie sgradite.

Questa è l’imparzialità dell’informazione.
Signori, questa è libertà.

Eleviamo pensieri di riconoscenza eterna a questo governo.


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