Al ministro Tremonti che sta per presentare al Consiglio dei ministri la legge finanziaria 2010, mi permetto di segnalargli alcune piccole proposte pratiche per non fare la fine della Grecia stante il perdurare della crisi economica in Italia.
1)adeguare gli stipendi e l’orario di lavoro dei parlamentari ed europarlamentari italiani alla media europea.
2) indicare un tetto massimo agli stipendi pubblici (diciamo Max 15.000 euro netti al mese? per i giudici, i politici, i generali, i banchieri, i programmatori di Expo futuri, e gli alti tromboni della burocrazia).
3) Indicare un tetto massimo alle pensioni, (facciamo 5000 euro netti al mese?, perché lo Stato, attraverso i suoi Istituti Inps o Inpdap o simili deve garantire alle persone pensioni che permettano di vivere dignitosamente, secondo i propri standards abituali, non di arricchirsi in modo indebito
4) Tassare i redditi da capitale al 27 % invece che al 12, 5%, visto che l’arricchimento di questi ultimi anni ha riguardato quasi esclusivamente coloro che hanno vissuto di speculazione e di rendite capitalistiche, cioè coloro che hanno investito le loro risorse economiche nella finanza speculativa invece di creare nuovi posti di lavoro e nuove opportunità commerciali o industriali .
5) Diffondere l’emissione obbligatoria degli scontrini fiscali per ogni transazione commerciale di qualsiasi genere , senza eccezioni.
In alcuni Paesi persino gli stessi Vù cumprà rilasciano lo scontrino fiscale.
6) Ripristinare la tracciabilità dei pagamenti almeno a 1000 euro e non a 12.500 come ha fatto il centro destra attuale.
7) Colpire gli aumenti ingiustificati dei prezzi, obbligando la catena commerciale a praticare un prezzo finale al consumo pari al massimo a 5 volte il prezzo alla produzione.( e non 10 o più volte come avviene oggi), al massimo raddoppiando ogni volta ( non triplicando e oltre) il prezzo del bene scambiato.
Così ad esempio per un litro di latte che viene pagato al contadino euro 0,350, lo Stato deve vigilare affinché venga venduto al massimo a 2 euro ( cioè tollerando al massimo un catena alimentare di 5 passaggi, in ognuno dei quali venga raddoppiato il prezzo).
Contenendo i prezzi lo Stato non fa niente di speciale ma semplicemente adempie al suo dovere di garantire la pace sociale e un giusto equilibrio tra le esigenze dei produttori e quelle degli acquirenti finali.
On. Tremonti ci tenga lontano dalla Grecia.
Di quella bella Nazione noi vogliamo semplicemente essere turisti per ammirarne le bellezze naturali, non vogliamo essere imitatori del suo tracollo economico.
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