Ieri sera al bar, dopo aver ascoltato la notizia che una nave israeliana aveva sparato contro una flottiglia turca che portava aiuti umanitari ai Palestinesi di Gaza, uccidendo una decina di persone, i commenti che ne sono seguiti hanno messo in evidenza una ormai generalizzata convinzione che gli attuali governanti israeliani si comportino peggio dei nazisti.
Dicevano alcuni di noi che, come per i nazisti era un dato di merito sottomettere gli ebrei, così oggi per i politicanti israeliani sia un merito sottomettere i palestinesi, e come perciò questo nobile sentimento di amore verso il prossimo venga insegnato nelle scuole israeliane.
E ad altri di noi che affermavano che allora gli israeliani e i nazisti sono da mettere sullo stesso piano, essi ribattevano che questo era impossibile, perché gli israeliani stanno dimostrando di essere peggiori dei nazisti in quanto l’esperienza storica e gli orrori del nazismo avrebbero pur dovuto insegnare loro qualcosa.
Gli israeliani, popolo composto in maggioranza da ebrei, che fanno celebrare in tutto il mondo diverse giornate del ricordo contro l’eccidio e lo sterminio degli ebrei, oggi si comportano nei confronti dei palestinesi nello stesso identico modo dei loro antichi aguzzini.
Sono diventati degli imitatori dei nazisti perché c’è indubbiamente molta somiglianza tra la politica di questo Israele e quella dei nazisti.
Il nazismo considerava gli ebrei come esseri inferiori e inutili da sterminare senza rimorso.
Lo stato di Israele, oggi, considera allo stesso modo i palestinesi, e impedisce perfino che vengano portati loro cibo e aiuti umanitari e perciò assalta e uccide i soccorritori.
Crepino pure di fame i palestinesi di Gaza: sono esseri inferiori.
Si, ma voi politicanti israeliani ormai, agli occhi del mondo, siete dei prepotenti.
E non si venga a dire che questo sentimento indica un odio razzista anti ebreo che non c’entra nulla.
Perché bisogna dare del prepotente a chiunque usi la forza contro chi è debole, contro chi si ritiene superiore agli altri solo perché più forte o più ricco o solo più fortunato.
La leggenda ebrea del pastorello Davide e del bastardo gigante Golia, non ha insegnato nulla proprio agli ebrei.
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